Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2308

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[p. 160 modifica] Eppure nell’antichissimo greco è chiaro, per le sullodate testimonianze e per l’uso di Omero ec., che la ν avea forza di negazione, privazione ec. Ecco un’altra prova e della fraternità antichissima delle dette due lingue e dell’esser forse qualche cosa passata piuttosto dal latino nel greco, che viceversa; o certo dell’avere la lingua latina conservate assai piú della greca le sue antichissime ed originarie proprietà. E notate che, trattandosi della caratteristica negativa, si tratta di cosa primitiva affatto e di primissima necessità in qualunque lingua).

Nihilum pertanto è ne hilum, come nemo, ne homo, e vedi il luogo di Varrone nel Forcellini in Nequam.

Che cosa significasse questo hilum, antichissima voce latina, non sanno affermarlo i grammatici. Putant esse, dice Festo, quod