Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2391

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*   Ma nulla fa chi troppe cose pensa. Tasso, Aminta, atto II, scena 3, verso ult. (20 febbraio, primo di Quaresima, 1822).


*    I muti hanno essi la facoltà della favella? No certo. Eppur quanto alla favella n’hanno tutta la disposizione naturale quanta n’ha il miglior parlatore del mondo. Ma questa non è altro che possibilità, la quale il muto non riduce mai all’atto e non adopera in verun modo, perché, non avendo udito, non impara dagli altri (cioè non si avvezza) a farlo, e coll’assuefazione, di cui non ha il mezzo, non acquista la facoltà. Ecco che cosa sono tutte le pretese facoltà naturali ed ingenite nell’uomo. E qual si crede piú naturale della favella? principal caratteristica dell’uomo e suo maggior distintivo dai bruti (20 febbraio 1822).


*    Cogliere (che anche si dice côrre) e coger non sono altro che colligere; scegliere, anche scerre, ed escoger dimostrano un excolligere latino detto volgarmente a preferenza e invece di eligere, 1o, perché la preposizione ex della quale sono composti questi due verbi moderni non significa niente in queste due lingue (oltre ch’ella è qui sfigurata in modo che anche