Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2748

Da Wikisource.
Pagina 2748

../2747 ../2749 IncludiIntestazione 5 dicembre 2015 100% Saggi

2747 2749

[p. 410 modifica] di caratteri che ne deriva, e l’uso di segni rappresentanti de’ suoni composti, sono tutte qualità che dovettero necessariamente essere nell’alfabeto primitivo; perché l’uomo non arriva al semplice e agli elementi se non per gradi, anzi queste sono le ultime cose a cui egli arriva, e nell’arrivarvi consiste appunto la maggior possibile perfezione delle sue idee in qualunque genere. Ora nessuna cosa umana è perfetta nel suo principio, e massime un’invenzione cosí difficile e astrusa come fu quella dell’alfabeto. Non fu poco, anzi fu maravigliosissimo il pensiero di applicare i segni della scrittura ai suoni delle parole invece di applicarli alle cose e alle idee, come si fece nella scrittura primitiva e nella geroglifica, come facevano i messicani nelle loro pitture scrittorie, come fanno i selvaggi e i chinesi. Dopo concepito questo mirabile pensiero, che fu l’origine dell’alfabeto, questo pensiero ch’io dico essere stato unico nel mondo, cioè concepito da un uomo solo [p. 411 modifica](e in questo senso io sostengo