Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3131

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[p. 200 modifica] che un poema europeo (qual fu il Goffredo, non meno per l’argomento che per gli altri pregi), dove la generalità dell’interesse


[p. 201 modifica]non pregiudicasse (ch’é pur sí difficile e raro) alla vivacità e forza del medesimo.1 E in vero se dalla estensione dell’interesse si deve misurare, almeno in qualche parte, il pregio d’un poema, anzi d’ogni scrittura, niun poema epico in questa parte né vinse né agguagliò la Gerusalemme, siccome ancora, secondo le opinioni di que’ tempi, ne’ quali ci dobbiamo riporre coll’intelletto, niun poeta epico si propose mai scopo piú nobile né piú degno né piú magnanimo che il Tasso, il quale intese col suo poema di contribuir piú che tutti gli altri scrittori insieme ad eccitare i principi cristiani a quella sacra e generosa guerra ec., coll’esempio e la lode di quelli che l’avevano intrapresa e valorosamente operata e felicemente terminata (puoi vedere per meglio conoscere le opinioni e i sentimenti

Note

  1. Notisi che il Tasso procurò eziandio di render nazionale l’argomento della Gerusalemme col dare tra’ cristiani le maggiori parti del valore a due italiani Tancredi di Campagna nel Napoletano, il qual era patria del Tasso, e Rinaldo d’Este progenitore del Duca a cui il Tasso indirizzava il poema. E Rinaldo si è propriamente, non pure il secondo, ma l’altro Eroe della Gerusalemme con Goffredo, come ho detto a suo luogo, e, secondo l’intenzion del Tasso, a parti uguali, ma in effetto e’ riesce maggior di Goffredo.