Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3644

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[p. 83 modifica] foreste, chi a’ vulcani e chi ad altre tali ipotesi l’una peggio dell’altra. — E conosciuto il fuoco, come avrà l’uomo trovato il modo di accenderlo sempre che gli piaceva? Senza di che e’ non gli era di veruno uso. E di estinguerlo a suo piacere? Quanto avrà egli dovuto tardare a sapere e a trovar tutte queste cose. Gli antichi favoleggiavano che il fuoco fosse stato rapito al cielo e portato di lassú in terra. Segno che l’antica tradizione dava l’invenzione del fuoco e del suo uso e del modo di averlo, accenderlo, estinguerlo a piacere, per un’invenzione non delle volgari, ma delle piú maravigliose; e che questa invenzione non fu fatta subito, ma dopo istituita la società, e non tanto ignorante, altrimenti ella non avrebbe potuto dar luogo a una favola, e a una favola la quale narra che il ratto del fuoco fu opera di chi volle beneficare la società umana ec. — Non solo la natura non ha insegnato l’uso del fuoco, né somministrato pure il fuoco agli uomini se non a caso, ma ella lo ha fatto eziandio formidabile e pericolosissimo il suo uso. E lasciando i danni morali, quanti infiniti ed immensi danni fisici non ha fatto l’uso del fuoco sí all’altre