Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3964

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*   Alla p. 3961, principio. Catus per cautus, Vedi Forcellini. Recatar per recautar sarebbe un grandissimo arcaismo (quanto alla soppressione dell’u) conservato in una lingua moderna ec. (9 decembre 1823). Vedi p. 3980.


*    Dico altrove che bisogna esattamente distinguere tra’ vocaboli e modi latini conservati nelle lingue moderne, o ricuperati per mezzo della letteratura, scienze, diplomatica, politica, canoni, giurisprudenza, cose ecclesiastiche, [p. 336 modifica]liturgie ec. (o conservati ancora per questi mezzi, ma non per l’uso della favella ordinaria ec.). La stessa distinzione bisogna fare circa le forme delle parole ec., atteso massimamente che le ortografie moderne sono state da principio ed anche in seguito lungo tempo modellate sul latino, peccarono assai e lungamente per latinismo che nella rispettiva lingua parlata non si trovava, furono inesattissime ec. di tutte le quali cose ho detto in piú luoghi (9 decembre, Vigilia della Venuta, 1823).


*    Parlo altrove de’ dialetti d’Omero. Posto che il dialetto Ionico non fosse il comune o il piú comune, e perciò prescelto, l’avere Omero scritto in un dialetto piuttosto che nella lingua comune, non prova altro se non che questa a’ suoi tempi non v’era: e il non esservi, prova che non v'era ancora letteratura greca formata, perché né questa poteva esservi senza quella, e la mancanza di lingua comune è segno certo ed effetto non d’altro che della mancanza di letteratura nazionale o della sua infanzia, poca diffusione ec. Similmente dico di Erodoto1 e degli altri che ne’ piú antichi tempi scrissero ne’ dialetti loro nativi e non in lingua comune. Del resto, se Omero usò e mescolò anche altri dialetti piú di quello che poi fosse fatto dagli altri scrittori greci, anche poeti, prevalendo però in lui l’ionico; il simile fece Dante che

Note

  1. Democrito ec. Ctesia è piú moderno, ma forse anteriore al pieno della letteratura ateniese ec. Vedi p. 3982.