Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/399

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3°. Avanti il peccato, ossia avanti il sapere, erat autem uterque nudus, Adam scilicet et uxor eius, et non erubescebant. (Genesi, II, 25) Ma come prima Adamo ebbe mangiato del frutto, et aperti sunt oculi amborum: cumque cognovissent se esse nudos, consuerunt folia ficus et fecerunt sibi perizomata (III, 7). E Dio disse [p. 445 modifica]loro: Quis enim indicavit tibi quod nudus esses, nisi quod ex ligno de quo praeceperam tibi ne comederes, comedisti? (III, 11). Questi luoghi suggerirebbero vaste osservazioni sulla legge naturale, pretesa innata. In sostanza è chiaro: 1°, che la decadenza dell’uomo consisté nella decadenza dallo stato naturale o primitivo, giacché subito dopo il peccato l’uomo provò una contraddizione colla sua natura, vergognandosi della nudità, ossia del modo nel quale era stato fatto: vergogna, e per conseguenza dovere, che non esisteva innanzi alla corruzone. 2°, Che questa decadenza o corruzione in luogo di consistere in quella della ragione, fu anzi cagionata dal sapere, giacché l’uomo allora seppe quello che prima non sapeva e non avrebbe saputo né dovuto sapere, cioè di esser nudo. Quando aprirono gli occhi, come dice la Genesi, allora conobbero di esser nudi, e si vergognarono della loro natura (contro quello che prima era