Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/583

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[p. 75 modifica] stato essenziale e primitivo. E dovunque ha luogo la perfezione matematica, ha luogo una vera imperfezione (quando anche questa rimedii ad altri piú gravi inconvenienti e corruzioni), cioè discordanza dalla natura e dall’ordine primitivo delle cose, il quale era combinato in altro modo e fuor del quale non v’é perfezione, benché questa non sia mai assoluta, ma relativa. La stretta precisione entra nella ragione e deriva da lei, non entrava nel piano della natura e non si trovava nell’effetto. È necessaria ai nostri tempi, dove l’ordine delle cose è corrotto ed è come degnissimo d’osservazione altrettanto evidente e osservato, che la stretta precisione delle leggi, istituzioni, statuti governi ec., insomma delle cose, è sempre cresciuta in proporzione che gli uomini e i secoli sono stati piú guasti, ed ora è venuta al colmo, perché anche la corruzione è eccessiva e ha passato tutti i limiti. L’appresso a poco, il facilmente e simili altre idee, non convengono ai sistemi presenti, dove nulla è, se può non essere: convengono ottimamente