Poesie (Antonio di Guido)/II

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II

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I III


 
Qual om si veste di carnale amore
si spoglia di ragione e di vertute,
e for è del sentier di sua salute
4ostinato vivendo in esso errore.

Questo infimo abitato è pien d’orrore,
di lacci, d’antri e tombe non vedute,
di rapine, d’insidie e spine acute,
8d’incendi, stursíon, pene e dolore.

Lago di crudeltà, mar di sospiri,
fiume d’invidia, e fonte di sospetto,
11ostel da basalischi, aspidi e tiri.

Dunque, mortal, volgete lo ’ntelletto
alla gloria del cielo e’ santi giri,
14là dove è sine fine ogni diletto.