Questa, che l'Uomo in sè racchiude e vanta
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Antonio Estense Mosti
I
Questa, che l’Uomo in sè racchiude e vanta
Ragion feroce, ch’ogni vizio atterra,
Lo sai mio cuor, lo sai come si ammanta
Di finta forza, e in sè viltade serra.
5Come a i danni talor d’annosa pianta
Se i suoi torbidi fiati Euro disserra,
Mentre regge per l’aria, ei porta guerra
Ai rami sì, ma il tronco altier non schianta.
Così Ragion dentro agli umani petti
10Fiera guerra mortale a i sensi indice,
Ed allo stuol dei rei servili affetti.
Poi tardi giunta alla fatal pendice,
Scuote i deboli rami, e giovanetti;
Ma l’antica non svelle alta radice.