Rime (Guittone d'Arezzo)/Figlio mio dilettoso, in faccia laude

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Figlio mio dilettoso, in faccia laude

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Guittone d'Arezzo - Rime (XIII secolo)
Figlio mio dilettoso, in faccia laude
Caro padre meo, de vostra laude Alquanto scusa l'omo dicer fermo


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Risposta di fra Guittone.


     Figlio mio dilettoso, in faccia laude
non con descrezion, sembrame, m’archi;
lauda sua volonter non saggio l’aude,
se tutto laudator giusto ben marchi.
     5Perché laudare te non cor me l’aude,
tutto che laude merti a laude marchi;
laudando sparte bon de valor laude,
legge orrando di saggi e non di marchi.
     Ma se, che degno sia, figlio m’accorgo,
10no amo certo guaire a te dicimi,
ché volonteri a la tua lauda accorgo
     la grazia tua che, padre, dicimi,
ché figlio tale assai pago corgo,
pur che vera sapienza a poder cimi.