Rime (Guittone d'Arezzo)/Sempre poria l'om dir en esta parte

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Sempre poria l'om dir en esta parte

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Guittone d'Arezzo - Rime (XIII secolo)
Sempre poria l'om dir en esta parte
E vol essere l'om sofrente bene S'eo tale fosse ch'io potesse stare


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110

Sebbene il «trattato» non sia compinto, pensa che possa pure esser d’aiuto a qualcuno.


     Sempre poria l’om dir en esta parte
trovando assai che dicere di bono,
en tante guise departite e sparte
le parte d’essa e le condizion sono:
   5 però da ciò mi si faccio disparte
con quel ch’ho detto; avegna che ciascuno
me piace che ’n ciò prenda ’ngegno ed arte
e veggia avanti più ch’eo no li sòno.
     Tra ch’eo so poco, ed ho piccolo aiuto
 10loco ed agio de dire tanto afare,
so che lo detto meo non ha compiuto;
     ma tuttavia però no mi dispare:
pur esser non porá ch’alcuno aiuto
non doni altrui, che n’ostarie ’l penare.

111

Riprende l’uso di paragonar la donna a fiore, a gemma, a stella: essa supera ogni cosa.


     S’eo tale fosse ch’io potesse stare,
senza riprender me, riprenditore,
credo fareb[b]i alcun o[m] amendare
certo, al mio pare[r], d’u[n] laido er[r]ore:
   5 che, quando vuol la sua donna laudare,
le dice ched è bella come fiore,
e ch’è di gem[m]a over di stella pare,
e che ’n viso di grana ave colore.
     Or tal è pregio per donna avanzare
 10 ched a ragione mag[g]io è d’ogni cosa
che l’omo pote vedere o toc[c]are?
     Che Natura [né] far pote né osa
fat[t]ura alcuna né mag[g]ior né pare,
for che d’alquanto l’om mag[g]ior si cosa.