Rime di Baldassare Stampa/XXVIII

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In morte di un Artuso

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Baldassarre Stampa - Rime (XVI secolo)
In morte di un Artuso
XXVII XXIX

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XXVIII

In morte di un Artuso.

     — Alto Signor, venuta è l’ora omai,
che finisca la morte il mio peccato;
venuto è il giorno, ond’io sarò beato,
sí che a lodarti io non mi stanchi mai.
     L’offese mie ver’ te sono i miei guai;
e, s’io partendo lascio il mondo ingrato
di farti oltraggio, ovunque avrò il mio stato,
a me fia piú che qui gradito assai.
     Se la Parca immaturo a voi mi toglie,
amici miei, piú breve è l’error mio;
e vostre sien del mio Signor le voglie.
     Lavato ha le mie colpe il sangue pio, —
disse l’Artuso, da l’umane spoglie
l’alma rendendo al suo Fattor e Dio.