Rime varie (Alfieri, 1903)/CCXLIX. L'obbedir pesa e il comandar ripugna

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CCXLIX (1795). L'obbedir pesa, e il comandar ripugna

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CCXLIX (1795). L'obbedir pesa, e il comandar ripugna
CCXLVIII. L'adunco rostro il nerboruto artiglio CCL. Alto devoto mistico ingegnoso

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CCXLIX (1795).

L’obbedir pesa, e il comandar ripugna,
Chi l’alma pura e libera si sente:
Spesso (e invan) l’uom dell’imperar si pente;
L’altro, più spesso ancor, tuo senno impugna.

In sì fatale inevitabil pugna,
In cui del pari è il vincitor perdente,
Che farai tu, se armato eri e di mente
Alta, e di fiera non flessibil ugna? —

Dove men varie e men tacenti leggi
Un qualche albergo passeggier si avranno,
Passeggiera ivi pur tua stanza eleggi.

Cotale usando a servitude inganno,
Se fra discordi brame non ondeggi,
Viver puoi forse col minor tuo danno.