Rivista italiana di numismatica 1890/Bibliografia

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13 marzo 2018 75% Numismatica

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BIBLIOGRAFIA




LIBRI NUOVI.


Catalogue of Greek Coins. Pontus, Paphlagonia Bithynia and the Kingdom of Bosporus by Warwick Wroth. Edited by Reginald Stuart Poole, L. L. D. — London, printed by order of the trustees, 18891.

Il Museo Britannico è certamente quello che meglio intende le collezioni nel loro vero scopo, e che coi suoi numerosi e accuratissimi cataloghi rende accessibili i suoi tesori anche a chi non può avere la ventura di materialmente visitarli. Il Volume, cui qui si accenna, pubblicato alla fine dello scorso anno, è il XXI di una serie di cataloghi illustranti diversi rami della sterminata collezione numismatica del Museo Britannico.

Stampato colla solita accuratezza che distingue le antecedenti pubblicazioni, è corredato di 39 bellissime tavole in eliotipia. Se ci fosse lecito esprimere un semplice desiderio diremmo che forse a complemento dell’accuratissimo lavoro, avrebbe servito ottimamente una carta geografica della plaga comprendente le città di cui si descrivono le monete.

F. G.



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Su due Contromarche in monete romane. — Breve disanima del Cav. Giovanni Fraccia. — Bologna, Società Tipografica già Compositori, 1889.

Le due Contromarche di cui si tratta non sono nuove.

La prima APRON non è comune, e non è conosciuta che per pochissimi esemplari; la seconda NCAPB è forse la più comune fra le contromarche romane; ma l’opuscolo del cav. Fraccia è tutto rivolto ad una nuovissima interpretazione che vorrebbe dare a questa seconda. Quanto è detto molto diffusamente nell’opuscolo, possiamo riassumerlo in poche parole, sfrondandolo di tutto ciò che col soggetto non ha diretta attinenza, e che anzi, essendo molto soggettivo e personale, avremmo voluto omesso anche dall’opuscolo stesso.

La prima delle due Contromarche APRON fu già dal Saulcy e da altri attribuita ad Apronio monetario sotto Augusto. Dall’essere tale Contromarca stampata su di un sesterzio di bronzo della famiglia Quinctia, contemporaneo ad Augusto, l’autore ne trae come conseguenza, attribuendovi, secondo noi e secondo il prof. Pais, una soverchia importanza, quella di stabilire che Apronio fu monetario sotto Augusto e non sotto Giulio Cesare. Sta bene che questa ne sia una prova; ma a stabilire il medesimo fatto ne abbiamo già un’altra, secondo noi più forte e più sicura, nel tipo delle monete. Può sempre rimaner dubbio che la contromarca APRON sia precisamente stata applicata da Apronio triumviro monetario e che abbia veramente questo significato invece di qualunque altro, mentre invece il tipo delle monete d’Apronio è così identico a quelle degli altri triumviri monetarii Gaio, Messala e Sisenna suoi confratelli sotto Augusto, che sarebbe assolutamente impossibile collocarle ad altr’epoca e assurdo addirittura sotto G. Cesare.

Altra conseguenza poi che l’A. vorrebbe trarre dall’interpretazione della prima è una nuova interpretazione della seconda contromarca. Dopo aver citato e scartato alcune interpretazioni molto arbitrarie e che non vale neppure la pena [p. 161 modifica]di confutare, ma senza citare quella ragionevolissima e ormai comunemente ammessa come la vera, ne propone una nuova affatto e che sarebbe la seguente:

Nummus (o Numerus) Cohortis (o Cohortes o Cohortium) APRoni (o APRoniae o APRonianae o APRonianarum)


e, trovando così un nesso fra l’una e l’altra contromarca, fa servire l’una ad appoggio dell’altra. Sta però a vedere so seriamente tale spiegazione possa essere accettata e se abbia un fondamento razionale.

Lasciamo da parte diverse piccole ragioni che vi sarebbero da opporre e fermiamoci a quelle due sole che ci sembrano le più gravi. Nessun documento storico ci apprende l’esistenza di una Coorte Aproniana; non è un varcare i limiti possibili dell’induzione il voler creare una Coorte al solo scopo di dare la spiegazione di una contromarca, tanto più quando ne abbiamo già una che pare assai più naturale? E poi come spiegare il ripetersi di questa stessa contromarca sui bronzi di Claudio portanti la data dell’anno 41 d. C. mentre la prima contromarca d’Apronio sarebbe del 12 a. C. anteriore cioè di 53 anni? È vero che l’A. con uno sfoggio grande d’erudizione ha raccolti tutti i dati storici relativi a quest’Apronio, ed è riuscito a provare che materialmente la cosa non era impossibile, perchà nell’anno 41 appunto Apronio finiva la sua carriera come Governatore della Germania. Data però anche questa possibilità materiale, ben diversa dalla probabilità, e dato, come ognuno sa, che i bronzi contromarcati di Claudio come tutti in generale quelli portanti contromarca sono di pessima conservazione, come si può spiegare che i detti bronzi di Claudio fossero già frusti e avessero perciò bisogno di una contromarca nell’anno stesso in cui venivano battuti?

Non è assai più ovvia l’antica spiegazione della contromarca in questione Nero Caesar Aug. PRobavit? L’A. citando, come s’è detto più sopra, parecchie delle interpretazioni della contromarca NCAPR, e scartandole facilmente ad una ad una, ha taciuto a bella posta, (in una persona tanto [p. 162 modifica]erudita non possiamo ammettere l’ignoranza di una cosa tanto ovvia), l’interpretazione ora accennata per rendere la sua più facilmente accettabile; ma quanto a noi confessiamo francamente che vi ci atteniamo fino a che prove più convincenti di quelle portate dall’A. non ci persuadano ad accettarne un’altra.




Antiche monete Siciliane pubblicate pel primo dal Cav. Giovanni Fraccia. — Estratto dal Giornale Il Buonarroti. Serie III, Vol. III Quaderno IX 1889 e Quaderni 1890. —

L’Autore riunisce in questo Opuscolo tutte le monete Greche inedite da lui già pubblicate in quattro precedenti Opuscoli e ve ne aggiunge alcune altre portandole così al complessivo numero di 332.

Non intendiamo qui entrare ad esaminare partitamente e singolarmente le monete descritte; ma facendo il dovuto plauso al ricco contributo che l’autore porta al Corpus numorum e pel quale la scienza gli dovrà essere riconoscente, ci limiteremo a farvi due appunti suggeritici dall’importanza della pubblicazione. E per prima cosa lamenteremo la mancanza di tavole illustrative. Le pubblicazioni di monete inedite, specie quando non si tratti solo di piccole varianti, non dovrebbero mai mancare di questo corredo importantissimo. Colle tavole dal vero si offre al lettore il mezzo di controllare coi proprii occhi, sia l’interpretazione delle leggende, che l’autenticità stessa dei pezzi descritti. Per quanto grande sia la fiducia che il lettore ripone nello scrittore, preferisce sempre poter fare lui stesso l’una verifica e l’altra.

In secondo luogo poi non ci sembra molto opportuna la scelta del Periodico in cui venne fatta la pubblicazione. Il Buonarroti è un giornale storico-letterario e nella sua qualità di storico potrebbe in qualche modo comprendere anche la numismatica; ma ora che nella scienza si tende a tutto specializzare non crediamo che un giornale di letteratura e storia possa avere lettori che si interessano alla [p. 163 modifica]Numismatica; nè allorquando, fra un tempo che vorremmo non troppo lontano nascerà chi vorrà rendersi veramente benemerito allestendo il Catalogo generale della Numismatica Greca, noi non crediamo che penserà mai a cercare gli elementi per la sua opera nel Buonarroti.., a meno che queste poche righe non glie lo suggeriscano.

L’autore stesso mentre nel cenno preliminare a pag. 6 riconosce come gli scritti numismatici pubblicati isolatamente in giornali d’altr’indole vadano assai facilmenti dispersi, nell’avvertenza alla pag. 1 dichiara d’avere dimesso il pensiero di pubblicare il suo Opuscolo nella Rivista Italiana di Numismatica, per “ragioni facili a comprendere dalla lettura di esso.” E noi dal canto nostro non possiamo che trovar giusta tale determinazione. Alcune controversie e per meglio dire il modo con cui sono trattate non avrebbero certo potuto trovar luogo nella Rivista la quale mentre accorda ai suoi collaboratori la massima libertà d’opinione nel campo scientifico, vuole che tale libertà vada unita al maggior riserbo per le persone.

La disputa scientifica per quanto libera deve sempre tenersi nel campo sereno dell’oggettività, e la critica deve seguire lo splendido esempio del Manzoni, rifuggendo da quello così deplorevole dei nostri letterati del secolo decimottavo.

Conclusione: non è da incolpare la Rivista se i due Opuscoli del Cav. Fraccia non vi poterono essere pubblicati, bensì il modo con cui essi sono scritti.

F. G.




Rizzini P. Illustrazione dei Civici Musei di Brescia. Parte I. Placchette e bassirilievi.

Il solerte Direttore dei Musei bresciani, Dott. Prospero Rizzini, ha intrapreso nei Commentari dell’Ateneo di Brescia uno studio diligente intorno alle insigni Collezioni artistiche di cui gli venne affidata la custodia da quel Municipio.

Egli ha incominciato dalla illustrazione di una serie interessantissima di monumenti, che ha grande attinenza colla numismatica, quantunque strettamente parlando non vi appartenga: la serie delle placchette, la quale è [p. 164 modifica]rappresentata in modo splendido nei Musei di Brescia, dove se ne conservano ben 370, provenienti in gran parte da un munificente legato del conte Leopardo Martinengo.

Il Dott. Rizzini ne dà partitamente la descrizione, raffrontandole colla nota opera del Molinier, alla quale può servire oggi di utilissimo complemento la bella pubblicazione di Bode e Tschudi2.

Nell’annunciare ai lettori della Rivista l’inizio di questa accurata descrizione de’ Musei bresciani, ci permettiamo di esprimere un voto, che cioè per l’avvenire si largheggi maggiormente nel corredo illustrativo, tanto più che la sola tavola fototipica annessa a questa prima puntata fa onore allo Stabilimento Mattironi di Brescia che l’ha eseguita, e dà adito a bene sperare per la continuazione del lavoro.

S. A.




La pratica degli affari. Vol. VIII. Misure e monete in 16.° pp. 110. Milano, Giov. Massa, 1890.

Furse (Edouard Henri), Mémoires numismatiques de l’ordre souverain de Saint Jean de Jérusalem illustrées avec les médailles et monnaies frappées par les grands maîtres de l’ordre, Deuxième édition. Rome, typ. Forzani, 1889, in 4°, fig, pp. 430 con 4 tav.

Catalogo della collezione del sig. Alessandro Fasi di Ferrara: monete romane, consolari e imperiali, monete italiane del medio evo e moderne in vendita all’amichevole con i prezzi fissati a ciascun numero. Firenze, tip. Bonducciana A. Meozzi, 1889, in 8°, pp. 233. — Impresa di vendite Sambon, Anno XII, n.° 8.

Catalogo delle monete delle zecche italiane meridionali, con ricca serie delle monete di Venezia; monete romane consolari, imperiali, monete greche, componenti la collezione del conte Fulcio Miari di Venezia, di cui la vendita al pubblico incanto avrà luogo in Milano. Milano, tip. Pirola, 1889, in 8°. pp. 108 (Impresa Vendite Sambon; anno XII, n.° I).

Perosa Dott. Marco. Bulgaro (Borgovercelli) e il suo circondario. Monografia con illustrazioni. In 4.° Vercelli, tip. G. B. Dell’Erra. — [p. 165 modifica]A pp. 394-897: Monete cimbriche e romane trovate a Borgovercelli, con 1 tav.

Catalogue d’une belle collection, formée par un diligent collectionneur de Florence: Première partie (Aes grave, ou monnaies primitives moulèes, monnaies romaines consulaires, impériales et bizantines en or, argent et bronze). Florence, impr. Bonducciana A. Meozzi, 1889, in 8,° pp. 130. — Vendite Sambon, anno XII, n.° 5.




Soutzo, Introduction à l’étude des monnaies de l’Italie antique 2’° partie, 64 pp. avec fig. et tableaux. In 8,° Macon, impr. Protat frères.

Barthélemy (A. de), Manuels Roret, Nouveau manuel de numismatique ancienne. Paris, Boret, in 18,° pag. VIII-483, avec atlas de 12 pl.

Malarce (A. de), Monnaies métalliques et fiduciaires. — Poids et mesures des divers États du Monde et leur rapport exact avec les monnaies, poids et mesures de France. Paris, Guillaumin et C., 1889.

Muntz Eugène, Les Archives des Arts, Paris, librairie de l’Art, 1890 in 8.° Le médailleur Cristoforo — Quatre lettres du médailleur Melioli.

Engel et Serrure, Répertoire des sources imprimées de la numismatique française. Supplément et table. Paris, Leroux, in 8’, pp. VIII-257.

Drouin, Essai de déchiffrement des monnaies à légendes des araméennes de la Gharacène. Paris, Leroox, 1889, in 8°.

Ris-Paquot, Dictionnaire des poinçons, simboles, signes figuratifs marques et monogrammes des orfèvres français et étrangers, fermiers généraux, maitres de monnaies, contrôleurs vérificateurs etc. In 8° p.° pp. VIII-384, avec armoiries. Evreux, impr. Hérissey, Paris, librairie Laurens, 1890.

La loi monétaire de 1890. Tableau de toutes les pièces à accepter et à refuser avec la nomenclature des monnaies étrangères et leur valeur en France. Paris, librairie I. Strauss, 1890.

Leduc H., Histoire des décorations en France: Origine historique et description des Ordres Croix, Médail1es et Insignes antérieures et postérieurs à la Révolution. In 12,° pp. 141, av. pl. Le Mans (Sarthe) librairie ancienne et moderne B. Pellechat, 1890.

Monnaies royales et féodales. (Collection X... ) In 8,° pp. 30, avec figures. Macon, impr. Protat frères. Paris, MM. I. Hermerel et B. Serrure, experts, 53, rue de Richelieu, 1890. [p. 166 modifica] Letellier, Description historique des monnaies françaises, gauloises, royales et seigneuriales donnant un aperçu des prix à chaque numero. Tome III. Paris, impr. Julien, 1889, in 18°, pp. 292 et 35 planches.

Pellet Marcellin. Variétés révolutionaires. Troisième et dernière série. Paris, Alean, 1890. (Un peu de numismatique).



Brambach W., Das badische Wappen auf Münzen und Medaillen, Karlsruhe, Gros. 1890, in 12.° pp. 43.

Kacziany P, Zur Regelung des Geld = Münz, Bank, und Zahlungswesen. Eine staatsbürgerrechtliche und national = ökonomische Frage. Wien, 1889, Steckler, 40 pp., in 8.*



Prére-Orban, M. Beernaert et nos affaires monetaires. Examen des doctrines et des actes de M. le ministre des finances au sujet de la monnaie, et réponse aux critiques de la convention monétaire de 1865 contenues dans le discours qu’il a prononcé devant le Sénat le 13 avril 1889. Liège, A. Desoer, 1889, in 8.° pp. 49.



Carter (Thomas), British War Medals Military and Naval; and How they were Won. Forming a Complete History of these Distinctions front the Earliest Times to the Present Date. Illustr. with fac-simile Coloured Plates and Wood Engravings. Part. I (Saronno 8 parti) London, Groombridge, 1890, in 8.°

Tates Modern Cambist, A Manual of Foreign Exchanges and Bullion with the Moneys and other Mediums of Exchange of all Trading Nations etc.etc. Twenty first edition. By Hermann Schmidt. London, Effingham Wilson and C, Royal Exchange, 1889, in 8.°



PERIODICI.


Revue Numismatique, IV Trimestre 1889.

Kink (K. F.), Observations sur les noms attribués à des graveurs de monnaies grèques.

L’Autore combatte l’idea generalmente invalsa che tali nomi siano da attribuirsi agli incisori delle monete e propugna invece l’attribuzione di essi ai vincitori dei giuochi o a chi offriva doni alle divinità concludendo [p. 167 modifica]che forse gli uni e gli altri potevano indicare il medesimo personaggio ossia il vincitore che riconoscente alla divinità per la vittoria offriva un dono. La nuova teoria ci pare provata con sufficienti ragioni.

Babelon (E.), Quelques remarques sur des monnaies d’Afrique et d’Espagne.

Continuazione e fine di uno studio intrapreso nei precedenti fascicoli.

Poncet (D. Ernest), Le trésor de Planche.

Interessante ragguaglio di un piccolo ma ricco ripostiglio di oggetti e di nove rarissime monete d’oro, appartenenti a Leliano, Vittorino, Tettico padre e figlio, Aureliano, Diocleziano e Massimiano Erculeo, fa cui tre inedite. Peccato che l’autore non ci faccia sapere in qual museo o in quali mani il prezioso ripostiglio ora si trovi.

Prou (M.), Deux tiers de sou du Roi Gontran.

Caron (E.), Monnaies da commencement du XI siècle, frappées dans la comté de Bourgogne.

Marchèville (M. de), Le denier d’or à la Reine.

Cronaca, Necrologie, Bibliografia. Quattro tavole.




Annuaire de la Société française de Numismatique.

Novembre-Dicembre 1889.


Hucher (E.), Le trésor de Plourhan.

Robert (P. Ch.), Monnaies et médailles des Evèques de Metz.

Marchèville (M. de). Une pièce d’or inedite de Raymond IV Prince d’Orange.

Amécourt (Ponton d’), Les monnaies Royales de la première race des Rois de France (seguito).

Froener (W.), Grands bronzes de Neron transformés en miroir.

Processi verbali della Società.




Bulletin de la Société Suisse de Numismatique. Genève 1890, n. I.

Demole (E.), A nos collègues.

Th. von Liebenau, Die Münzmeister von Luzern.

Vallier (G.), Un jeton inédit des Chanoines comtes de Lyon, Guignes Bourgeois, XV siècle.

Demole (E.), Histoire monétaire de Genève, de 1792 à 1848 (fragment).

[p. 168 modifica] Mayor (J.), Médaille de l’union romande pour la protection des animaux.

Tracksel (C. F.), Zwei Waffeleisen vom Anfangedes XVII Jahrhunderts mit medaillenartingen Darstellungen.

Necrologia, Bibliografia, ecc. Tavola.




Zeitschrift für Numismatik, XVII Band (1889), Heft I.

(Berlin, Weidmannsche Buchhandlung 1890)

Löbbeke (A.), Griechische Münzen aus meiner Sammlung. IV.

Interessante pubblicazione di monete greche entrate da poco tempo nella celebre collezione dell’Autore. Alcune di queste monete erano affatto sconosciute. L’articolo è corredato da due tavole.

Buschmann (H.), Bractheatenabdruck an Kirchenglocken zu Verden.

Seeck (O.), Die Münzpolitik Diocletians und seiner Nachfolger.

Alexi, Die Auszahlung des Ranfschillings für das Herzothum Ehstland in den Jahren 1346 u. 1347.

Bardt (F.), Der Fund von Reichen.

Piccole comunicazioni, Bibliografia, Tre tavole.



Archivio della R. Società Romana di storia patria, vol. XII, fase. I-IV (1890): Monaci E., Sul «Liber ystoriarum Romanorum», Prime ricerche. — A pp. 156-167: Notizie per la moneta senatoria che fu coniata in Roma durante il governo di messer Brancaleone degli Andalò cioè negli anni che corsero fra il 1252 e il 1257, Con disegno.

Monumenti antichi N. 1. Roma G. F. Gamurrini, Della libbra etrusca.

Arte e Storia, n. 31 e 33-31, 1889: Morsolin B., Lodovico Chiericati (medaglia in suo onore). — Girolamo Gualdo (idem).




Les Causeries bi-mensuelles, 15 dicembre 1889: Léfèbvre Jules, Origine des monnaies en France.

Revue archéologique, tome XI, nov.-dicembre 1889. A pag. 422-23: Découvertes de médaillés à Apt (Vancluse).

[p. 169 modifica] La Nouvelle Revue, 15 dicembre 1889: Strauss Louis, L’union latine: La situation monétaire en Belgique.

Magasin pittoresque, n.° del 31 agosto 1889: Guionet Gh. Er., Les nouvelles monnaies della Francia. Con ill.

Bulletin de l’Académie delphinale, 4e serie, tome II, 1887-88 (uscito nel 1889): Chaper, Monnaies frappeés en Dauphiné par les Ligueurs avec la date de 1593 et au nom du Christ-Roi.

L’intemédiaire des chercheurs et curieux, 25 nov. 1889: La numismatique de Victor Hugo.

Journal des Économistes, dicembre, 1889: François G., La refonte des monnaies d’or en Angleterre.

Bulletin de la Société de la Diana, n/ 2-3, 1889: E. Thevenet, Décoverte d’un trésor antique à Chalain d’Isoure.

Société de l’histoire de Paris. Bulletin 1889: 4° livr.: Prou, Avis du corps municipal de Paris sur la ré forme monétaire en 1313 ou 1314.

L’Economiste français, 8 febbraio 1890: Leroy-Beaulieu P., L’or et l’argent: la production et le monnayage des métaux précieux dans les trois dernières années.

Revue d’économie politique, nov.dic. 1889: Crump A., Recherches sur la grande baisse des prix qui a coincidé avec la démonétisation de l’argent en Allemagne.

Annales du Conservatoire des arts et métiers, série 2, tome I, fasc. 1-3, (Paris, 1889): Peligot. Sur la composition des alliages monétaires.


Zeitschrift des Vereins für lübeckische Geschichte und Alterthumskunde, XI, 1: Curtius, Der Münzfund in Travemünde und die lübeckischen Hohlmünzen.

Zeitschrift für Schul-Geographie, Jahrg. XI, Heft 3: Geld in Afrika.

Annalen des Vereins für nassauische Alterthumskunde und Geschichtsforschung, vol. XXI, 1889: Isenbeck Julius, Das nassauische Münzwesen, 3. Periode, 1800-1866.

Die Gegenwart, vol. XXXVII, fasc. 5° (1890): Gurlitt Cornelius, Geldwerth und Arbeitslohn in früheren Jahrhunderten.

Studien nnd Mittheilungen aus dem Benedictiner Orden anno X, fasc. 4°: Schratz W., Münzen auf den heiligen Wolfgang.

Westdeutsche Zeitschrift für Geschichte und Kunst, fasc. 4° (1889-90): Van Werveke, Fund römischer Münzen zu Ettelbrück.

Die Nation, 1889, n. 13: Bamberger L., Die Münzpolitik der Culturstaaten am Ende des Jahres (1889).

[p. 170 modifica]Kunstchronik, (Lipsia), n. 12, 16 gennaio 1890, p. 188: Bismark-Medaille.

Mittheilungen der bayerischen numismatischen Gesellschaft, VII (1888). München, Franz, in 8* X-113 pag. et 10 tav.

Sitzungsberichte dell’I. B. Accademia di Berlino, 1890, fase. 4<6: Mommsen, Bericht über das Corpus nummorum.

Jahrbuch für Münchener Geschichte, 3 Jahrg.: Riggauer Hans, Eine Medaille auf Herzog Clemens Franz de Paula von Bayer als Dichter.

Alemannia, 18 Jahrg Heft I (1890): Birlinger A., Ein Spruch von den Falsch und Leichtmünzern.



La Philosophie de l'avenir (Belgio), n.° 151, 1889: Colins, Monnaie (manuscrit inédit).

La Fédération artistique (Belgio) n.° 41, 1889: Paul Stephen, Les médailles.

Précis historique, novembre 1889 (Bruxelles): Hoyge Ch., Les métaux précieux chez les Israélites au désert.



Bulletin de l’Institut national Genevois, tome 29. (Geneve, 1889): Verchère, Sur les pièces de cinq francs.




The Indian Antiquary, agosto 1889: Fleet, The Coins and History of Toramana. — Smith, The Bodleian Collection of Coins.

Journal of the Asiatic Society of Bengal, Part I, lviii, i: Oliver, Coins of the Muhammadan Kings of Gujaràt.




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LIBRI NUOVI.


Imhoof-Blumer und Otto Keller. — Tier- und Pflanzenbilder auf Münzen und Gemmen des klassischen Altertums (Figuare d’animali e di piante su monete e pietre incise dell’antichità classica). Lipsia, Teubner, 1889. — Un vol. in 4 di pag. X-168, con 26 tav. in fototipia.

Già da vari anni il distinto filologo ed archeologo tedesco Ottone Keller aveva fatto oggetto delle sue indagini i nomi ed i tipi sotto cui ci furono tramandati gli animali dall’antichità classica, nonché le loro attinenze colla storia della civiltà greca e romana. Egli era andato sempre più convincendosi ohe la numismatica e la glittica potevano fornire un sussidio prezioso a tale ordine di studi, e che in ispecie i tipi monetali relativi dovevano essere annoverati fra i monumenti più importanti, e più valevoli a gettar luce su quest’argomento. Nel frattempo l’amico suo Dr. Imhoof-Blumer, il valente numismatico svizzero di cui sono ben noti i lavori sulle monete greche, nel formare una vasta collezione d’impronte allo scopo di pubblicare un atlante di tipi, ne aveva raccolto anche una cospicua serie con figure d’animali e di piante. Caso volle che il Prof. Keller, allora insegnante all’Università di Praga, si recasse a Winterthur per visitare l’amico; egli fu colpito dall’idea del vantaggio che si poteva trarre pe’ suoi fini scientifici speciali da quella serie, e propose ad Imhoof-Blumer di pubblicarla, offrendosi alla propria volta di completarla con impronte di pietre incise. Questa è l’origine del libro che ci sta dinanzi, e che, a malgrado delle [p. 306 modifica]grandissime difficoltà materiali insorte poi per la compilazione della seconda parte, si presenta come un tutto armonico, simmetrico anzi, poiché 13 tavole di monumenti e 80 pagine circa di testo illustrativo sono dedicate alle monete, ed altrettante sono dedicate alle pietre incise.

Questa rispondenza, per così dire esterna, trova il suo raffronto anche nella disposizione metodica del materiale illustrato, inquantochè l’ordine seguito nella parte riservata alla numismatica si ripeta poi in quella riservata alla glittica. La distribuzione generale à la seguente:

Mammiferi — Uccelli — Anfibi e Rettili — Pesci — Insetti e Aracnidi — Crostacei e Molluschi — Cefalopodi — Echinodermi e Meduse — Piante — Animali favolosi ed Esseri ibridi.

Disorbiterebbe affatto dal nostro compito se qui ci estendessimo a discorrere della parte del libro destinata alle pietre incise, nella quale il Prof. Keller (ora chiamato . ad insegnare nella nuova Università Clark a Worcester nel Massachusetts), ha dato prova di somma diligenza e di molto acume, tanto più trattandosi di monumenti che spesso riescono enigmatici e d’assai ardua illustrazione. Per attenerci invece alla parte numismatica, diremo anzitutto che non fu intenzione degli autori di fornire un catalogo descrittivo di tutte le varianti di ciascun tipo d’animale di pianta che si riscontri sulle monete classiche, ma soltanto (e lo notano espressamente) di aggruppare questi tipi e di presentarli e spiegarli nelle loro raffigurazioni più interessanti. Tuttavia il Dr. Imhoof-Blumer, per dare un’idea complessiva del vastissimo materiale di studi, ha aggiunto volta per volta, alla descrizione di ciascun tipo, un breve accenno delle varietà più importanti. Cosi p. es., dopo di aver illustrato varie monete greche e romane che recano il tipo dell’elefante, ecco in qual modo egli ne termina l’elenco:

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
ΒΑΣΙΛΕΩΣ ΑΠΟΛΛΟΔΟΤΟΥ ΣΩΤΗΡΟΣ. Elefante indiano. Dramma di Apollodoto re nell’India. Collezione Imhoof. [p. 307 modifica] Altri tipi di elefanti africani e indiani:

in atto di camminare oppure stanti: africani, — Aes grave, Atella, Capua, Pesto, Alessandria, Re mauritani, Repubblica romana e Imperatori (Cesare, Vespasiano, Tito, Filippo), ecc.; — indiani, — Seleuoidi, Arsaoidi, Battro-Indi, Pirro, Apamea in Siria, Nicea, Tarso, ecc.

con fiaccola nella proboscide: Antioco V.

quadriga e biga: Tolomeo Sotere, Alessandria, Bepub* blica romana, ecc.

quadriga con elefanti cornuti: Seleuco I e Antioco I.

protome: Re battro-indiani.

testa: Seleucidi, Re battro-indiani, Gortina, Cnosso, Repubblica romana.

pelle d’elefante come copertura di capo di Alessandro, dell’Africa, della Libia, ecc.: Tolomei, Seleuoidi, Re battro-indiani, Agatocle di Siracusa, Alessandria, Repubblica romana.

Abbiamo scelto un esempio che ci è sembrato sufficiente, senza invadere troppo spazio della Rivista, ma non rinunciamo a dire che per molti tipi, pur abbondantemente rappresentati nelle tavole figurative, le aggiunte di varietà, spigolate da tutti i campi della numismatica classica, sono in copia mirabile e fanno testimonianza della larga e coscienziosa preparazione che precedette il licenziamento definitivo di questo bel libro. A tale proposito basterà accennare che gli autori, per ottenere una identificazione rigorosamente scientifica degli animali e delle piante raffigurati sulle monete e sulle pietre incise, ricorsero nei casi dubbi al giudicio di eminenti zoologi e botanici, giungendo così a risultati altrettanto notevoli dal punto di vista dell’archeologia e della storia dell’arte quanto da quello delle scienze naturali.

S. A.



[p. 308 modifica] Nouveau Manuel de Numismatique ancienne, par A. de Barthélemy, Membre de l’Institut. — (Con un atlante di 12 tavole). — Parigi, Libreria Boret, 1890.

Dopo una lunga serie d’anni, durante i quali ebbe però una copiosa ristampa per soddisfare alla continua richiesta del pubblico, l’eccellente Manuale Barthélemy per la Numismatica antica si presenta ora in una seconda edizione ritoccata ed accresciuta dall’illustre autore.

Notiamo, fra l’altre innovazioni: una tavola sinottica dell’alfabeto celtiberico nelle diverse sue forme; un diffusissimo elenco dei nomi inscritti sulle monete della Gallia, della Britannia e della Germania; uno sviluppo notevole della trattazione numismatica della Battriana; un completo rimaneggiamento della serie repubblicana romana, reso necessario dalla recente opera di Babelon; infine una lista dei Consolati degl’imperatori, per facilitare la classificazione cronologica delle rispettive monete.




Nouveau Manuel de Numismatique du moyen âge et moderne, par J. Adrien Blanchet. — (Con un atlante di 14 tavole). — Parigi, Libreria Boret, 18903.

Questo libro è destinato a sostituire, coli’ assenso del Sig. de Barthélemy, il di lui Manuale dallo stesso titolo, che ormai, dopo 38 anni, aveva bisogno di una completa revisione. Ma il Sig. Blanchet, pur conservando molte parti dell’opera originaria, vi ha introdotto tali e tanti mutamenti da potersi dire che il Manuale ne à uscito rifatto di sana pianta.

Ad esempio, la sezione dedicata alle monete reali francesi è stata ampliata per modo che la descrizione delle monete da Ugo Capeto ai nostri giorni, la quale nel trattato del Sig. de Barthélemy non comprendeva che otto pagine, ora [p. 309 modifica]ne abbraccia 22, con altre 22 pagine di appendice sulla carta-moneta, sugli assegnati, ecc. La sezione dedicata alle monete feudali francesi è più che raddoppiata di estensione, anzi quasi triplicata addirittura. Ne deriva che la sola Numismatica francese ha richiesto per sé un primo tomo, e cioè un fitto volume di oltre 500 pagine.

Il secondo tomo è uscito per le stampe in due volumi separati: l’uno comprende la numismatica dei rimanenti paesi; nell’altro si discorre partitamente delle monete ossidionali e di necessità, delle medaglie, dei gettoni e affini, dei pesi monetali, si dà un elenco dei Santi effigiati sulle monete, e una bibliografia generale e speciale. Quest’ultimo volume contiene pure un succoso compendio dell’opera magistrale di Schlumberger sulla Numismatica dell’Oriente latino, e a tale compendio risponde un corredo illustrativo nelle due tavole supplementari aggiunte all’atlante (che originariamente ne comprendeva soltanto dodici).

Il sig. Blanchet, nella chiusa della sua Prefazione, si augura una benigna accoglienza anche presso i numismatici stranieri. Per ciò che concerne l’Italia, crediamo che quest’accoglienza sarà cordiale e calorosa, quale ben si merita uno straniero che con tanto amore si è occupato delle cose nostre. Infatti la sezione italiana, in una forma densa e stringata, concentra una quantità straordinaria di notizie e dati preziosi, cui non possono toglier merito le numerose inesattezze ed omissioni, inevitabili da parte di uno straniero. E chiaro che il Sig. Blanchet ha consultato con ogni diligenza la nostra letteratura numismatica, non escluse le pubblicazioni più recenti; — questa cura delle fonti bibliografiche è, del resto, una delle più spiccate caratteristiche di questo libro eminentemente moderno, come un’altra caratteristica è l’evoluzione, ancora adombrata, ma pur discernibile, verso il compenetramento della tendenza teorica colla tendenza pratica. Veggasi in proposito, verso la fine del tomo secondo, l’Aperçu sur la valeur marchande des monnaies, médailles, etc; è un capitolo breve, e scritto solo pei francesi, ma esprime pur sempre la tendenza, che appare anche in molti altri punti del libro, di giovare non [p. 310 modifica]solo agli studiosi ma anche ai raccoglitori. Nè ci sembra che questo, in un Manuale destinato sopratutto ai principianti, sia un difetto: ci sembra piuttosto un merito, e noi, per parte nostra, non esitiamo a dame piena lode all’autore.

S. A.




Nineteenth annual Report of the Deputy Master of the Mint, 1888. Londra, 1889.

Report of the Director of the Mint upon production of the precious metals in the United States during the calendar year 1888. Washington, 1889.

Per la cortesia dell’egr. sig. Cav. Carlo Fasella, Direttore della R. Zecca di Milano, abbiamo potuto esaminare queste due accurato pubblicazioni, che ci forniscono un gran numero di dati ufficiali concernenti la statistica monetaria e metallica, non solo dell’Inghilterra e degli Stati Uniti, ma di tutto il mondo.

Dal punto di vista numismatico riescono specialmente interessanti nella prima di queste Relazioni, le notizie sulla quantità e qualità delle monete coniate recentissimamente nei diversi paesi, non esclusi quelli dell’estremo Oriente; nella seconda Relazione, fittissima di tabelle e di cifre, il riassunto storico di tutta la monetazione degli Stati Uniti, dalla prima organizzazione delle differenti zecche sino alla loro soppressione, o rispettivamente sino al 31 dicembre 1388 per le zecche tuttora in esercizio.




Menochio Raffaele, Memorie storiche della città di Carmagnola. — Torino, 1890, in-8.°

A pag. 233 l’Autore pubblica un documento inedito in data 16 febbraio 1472, col quale Federico III imperatore conferma al monastero di Casanova i privilegi accordati dai suoi predecessori e concede all’Abate Agostino di Lignana quello di battere monete d oro e d’argento.




Elenco di oggetti etruschi e di monete romane, imperiali, consolari e famigliari, di proprietà dei fratelli Manciati in San Casciano dei Bagni. Poggibonsi, Stab. tip. M. Cappelli, 1890, pp. Il in-8’.

[p. 311 modifica] Neri A., De minimis. Genova, tip. Sordo-muti, 1890, in-8°. (La statua e una medaglia di Andrea Doria).

Gnecchi Francesco, In: De Gubernatis. Dizionario degli artisti italiani viventi. Fasc. III, p. 234. Firenze, 1890, Le Monnier.

Bedetti Aless., Di alcuni incisori monogrammisti italiani e stranieri dei secoli XV e XVI. Saggio. Bologna, Zanichelli, 1890, in-16° pp. 100 con tavola.

De Simoni Cornelio, Introduzione alle tavole descrittive delle monete della zecca di Genova dal MDXXXIX al MDCCCXIV. Genova, tip. Sordo-Muti, 1890, in-8° pp. lxxij (Estr. dagli Atti dalla Società ligure di storia patria, vol. XXII).




Deloume Ant., Les manieurs d’argent à Rome; les grandes compagnies par action; le marché; puissance des publicains et des banquiers jusqu’à l’Empire, Étude historique. Paris, E. Thorin, 1890, in-8.°

Congrès monétaire international tenu à Paris les 11, 12 13 et là septembre 1889 à l’Exposition universelle internationale de 1889. (Compte rendu in extenso et documents). Paris, librairie des Annales économiques 4, rue Antoine Dubois, 1890, in-8 gr. pp. 477.

Collection de feu M. Renier Chalon. Première partie: Monnaies et médailles, dont la vente aura lieu les 14-16 novembre 1889 (1640 n.os) – Deuxième partie: Bibliothèque numismatique dont la vente aura lieu les 18-25 novembre 1889 (1251 nos). Bruxelles, imprimerle V. Larcier, in-8°, pp. 50-103.

Préau (Charles), Méreau inédit du chapitre de la collégiale de Saint-Étienne de Dreux. Paris, Thorin. in 8° pp. 12. (Extr. de la Revue de la Soc. des études historiques 1889).




Caballero-Infante (F.), Estudio sobre las monedas àrabas de Denia. Denia, Pedro Botella, in-4, pp. 17.




Die kaiserlichen russischen Orden und Medaillen, Autoriesierte deutsche Ausgabe mit erläut. Texte von Aug. Deubner. Nebst einer gr. folio Tafel in Farbendruck, in-4° gr., pp. 8. Berlin, Deubner, 1890.

Schwalbach (C), Die neuesten deutschen Thaler, Doppenthaler und Doppelgulden. Beschrieben von C. Schwalbach, mit 3 Lichtdrucktafeln, 3 vermehrte Auflage, in-4°, pp. IV-39. Leipzig, Zschiescke e Köder, 1890.

[p. 312 modifica]Bahrfeldt dr Em., Der Münzfund von Aschersleben. Ein Beitrag zur Denarkunde des XIII und XIV. Jahrunderts. Mit 4 Münztafeln und Abbildungen im Texte. Berlin, Weyl, 1890, in-8 pp. 66.

Weingärtner Jos., Nachträge zur Lippischen Geld und Münz-Geschichte (Münzstudien; Band V, pp. 129-5Q7). Leipzig. Hahn, 1890, in-8° gr. pp. 32.

Riggauer Hans, Geschichte des Königl. Münzkabinets in München. Zeichnungen von P. Heine. In-8° pp. 74. Bamberg, Buchner, 1890.

Danneberg (Herm.), Verzeichniss meiner Sammlung deutscher Münzen der sächsischen und fränkischen Kaiserzeit. Leipzig, C. G. Thieme, in-8,° pp. 95.

A. v. Sallet, Königliche Museen zu Berlin, Beschreibung der antiken Münzen. II. Band (Paeonien, Macedonien, die Macedonischen Konige bis Perdiccas III). Mit 8 Lichtdrucktafeln und 70 Zinkdrucken. Berlin, W. Spemann, in-8, pp VIII-207. (In preparazione il vol. III, comprendente le monete antiche d’Italia).

Imhoof-Blumer, Griechische Münzen, Neue Beiträge und Untersuchungen. München, Franz in Comm. 1890, in-4.




PERIODICI.


Revue Numismatique. I fascicolo 1890.

Vercoutre (Dr. A.), Explication de l’Aureus frappé par P. Clodius à l’effigie de Marc’Antoine.

Max-Werly (L.), Monnaies mérovingiennes. Trouvaille de S. Aubin (Meuse).

Earle-Fox (H. B.), Note sur quelques monnaies attiques rares ou inédites.

Mowat (E.), Piavonius, nom de famille de l’empereur Victorin; Pius, surnom mobile des Tetricus.

De Witte (A.), Un nouvel atelier monétaire artésien. — Monnaies frappées par Philippe de Saint Pol à Ruminghem et à Elincourt.

[p. 313 modifica]Guiffrey (J.), Médailles de Constantin et d’Héraclius acquises par Jean due de Berry en 1402.

Cronaca. — Bibliografia. — Sei tavole.




Annuaire de la Société française de Numismatique.

Marzo-Aprile 1890.


Belfort (A. de), Recherches des Monnaies impériales romaines non décrites dans l’ouvrage de H. Cohen (seguito).

Serrure (B.), Monnaies et Médailles des évéques de Metz (seguito).

Marchéville (M. de), Le rapport entro l’or et l’argent au temps de Saint Louis.

Froehner (W.), Le gant dans la numismatique Byzantine.

Cronaca, Verbali, ecc.




Bulletin de la Soclété Suisse de Numismatique. Ginevra 1890. N. 2.

Stroehlin (P.), Souvenir d’un voyage numismatique en Bussie.

Demole (E.), Observations sur le type des monnaies congolaises.

Palézieux (M. de), Les émaux des armoiries de la Bepublique et du Canton du Vallais.

Platel (E.), Das Schweizerische Zwanzigrappenstück.

Liebenau (Th. von) Zur Münzgeschichte der Spinola.

Trachsel (C. F.), Die Kippermünzen.

Necrologia, Miscellanea.




The Numismatic Chronicle. (Anno 1889).

1. Evans (Arthur J.) The „Horsmen“ of Tarenfcum.

2. Barclay Head (V.), Notanda et corrigenda.

3. Warwick Wroth. Greek coins acquired by the British Museum in 1888. [p. 314 modifica] 4. Cunningham (A.) Coins of the Tockari.

5. Evans (John) On a board of silver coins found at Neville’s Cross.

6. Thurston (E.), On a recent discovery of roman coins in southern India.

7. Arnold (George), The roman station of Vagniacae.

8. Latchmore (Frank), On a find of roman coins near Cambridge.

9. Montagu (H.), The mint of castle Rising, in Norfolk.

10. Page (Samuel), Coins of the reign of Stephen.

11. Longstaffe (W.), The reading penny.

12. Packe (A. E.), The M. M. Lis; on the gold coins of Henry VI’s Restoration.

13. Crowther (Rev. G. P.), Notes on coins of the second issue of Henry VII.

14. Longstaffe (W.), Misplaced coins.

15. Montagu (H.), Unpublished gold coins of James I.

16. Montagu (H.), Piedforts in the english coinage.

Miscellanea. — Bibliografia. — Tredici tavole.




Archivio storico italiano, 1890, disp. I: Ferrero Ermanno, Vincenzo Promis.

Arte e Storia, n. 14, 1890: Morsolin B., Giorgio Capobianco (medaglista).

– – IX, D. 3, 5 febbraio 1890: Morsolin B., Isabella Sesso (A proposito della medaglia dedicata a Isabella Sesso).

Il Buonarroti (Roma), vol. III, quaderno 10 (1890;: Fraccia Giovanni, Antiche monete siciliane inedite o nuove.

Commentari dell’Ateneo di Brescia per l’anno 1889. Brescia, 1890: Rizzini Dr. Prospero, Illustrazione dei civici Musei. Parte 1, Placchette e bassorilievi, Con 1 tavola.

Giornale di erudizione. Firenze, vol. II, nn. 11-12, 1890: Una medaglia di Napoleone I.

L’Ingegneria civile, Anno XYI, n. 2, febbraio 1890. Torino: Caselli, Vincenzo Promis archeologo.

Monumenti antichi pubblicati per cura della B. Accademia dei Lincei. Vol. I, puntata I. Milano, U. Hoepli: Gamurrini F. G. Della libbra etrusca.

[p. 315 modifica] Rivista (Nuova) Misena, Anno III, n. 2. Arcevia 1890: Vernarecci Prof Augusto, Di uno sconosciuto scrittore marchigiano di numismatica nel secolo XVI: Federico Torricelli, da Fossombrone.




La Tribune, Genève, 23 et 24 février 1890: Stroehlin Paul, Faussaires en médailles.




Académie des inscriptions et belles-lettres. Comptes rendus. Tome XVII, sept-octobre 1889. Paris, 1890: Terrien de Lacouperie, Une monnaie bactro-chinoise bilingue du premier siècle avant notre èreAnatole de Barthélemy, Le cités alliées et libres de la Gaule d’après les monnaies.

Annales du Midi, n. 6, avril 1890: Prou, Peiresc et la numismatique mérovingienne.

Revue d’économie politique, mars-avril, a. 2, 1890: Milet H. A. D’un aphorisme orthodoxe mais inexact sur la monnaie.

Archives historiques, artistiques et littéraires, 1 gennaio 1890: Vird, Un sceau d’or faussement attribué à Philippe VI de Valois.

Archives historiques da Bourbonnais, gennaio 1890: Racine, trésorier de France à Moulins.

Bulletin de la Société d’études des Hautes-Alpes, n. 2, 1890: M. Dupont-Delportes, Monnaies romaines données.

La petite république française, 18 mars 1890: Manie nouvelle (Les collectionneurs de monnaies).

Magasin pittoresque, 15 aprile 1890: Arnaud Felix, La fabrication des monnaies. Avec ill.

Mémoires de la Société d’émulation d’Abbeyille, 4e serie, t. I, I partie: A. Van Robais, Notes d’Archéologie d’histoire et de numismatique (Abbeville et ancienne Picardie).

Mémoires de la Société nationale des Antiquaires de France, t. 49: Mowat, De quelques objets antiques incrustés de monnaies.

Moniteur des intérêts matériels, 4 mai 1890: Laveleye (de) La frappe d’argent aux États Unis.

Revue Celtique, vol. X[, dos, 1-2, janvier-avril 1890, Barthélemy (A. de), Essai de classification chronologique de différents groupes de monnaies gauloises. — Prou Maurice, Correspondance.

Revue de l’art français, nov.-décembre 1889: Roman J., Lorthior graveur en médailles.

Société nationale des Antiquaires de France, Séances, 18 décembre 1889; M. Guiffrey signale, dans l’inventaire des joyaux du [p. 316 modifica]duc de Berry, dont il prépare la publication, 4 médaillons en or, de facture Italie, représentant des empereurs romains, et dont le prince fit l’acquisition, en 1402, de marchands originaires d’Italie. Il présente les moulages de deux de ces médailles qui appartiennent actuellement an Cabinet des Médailles. — 19 février 1890: J. Guiffrey fait une communication sur une médaille de François II de Carare, qui reprit Padoue en 1390.




Berg- und Hüttenmännische Zeitung, 48, Jahrgang, nn, 9-12: Vogt I. H., Ueber die Gold, Silber― und Kupfer-production der Welt.

Das Ausland, anno 63, n. 7: von Lendenfeld B. Das Gold in Australien.

Jahrbücher des Vereins für Meklemburgische Geschichte, annata LIV, 1889: Wunderlich. Münzenfund in Laage (241 monete d’argento del secolo X, coniate per la massima parte, nella Pomerania), Idem. Münzenfund in Bibnitz (83 monete di Pomerania, Svezia, Polonia e Germania del Nord. 1668-1726).

Mittheilungen des Vereins für Geschichte von Osnabrück, voi. XIV, 1889: Hartmann, Römische Münzen in Lasharst bei Lübeck gefunden (137 monete degli anni 98 a 192 dopo G. Cristo).

Schriften des Vereins für Meiningische Geschichte. Müller Otto P., Die Münzen auff Meininger Privatpersonen, Mit 4 Tafeln Abbildugn. Meiningen v. Eye, 1890, in-8* pp. 57.

Zeitschrift für ägyptische Sprache, vol. I. 1890: Brugsch, Das äthiopische Goldgewicht.

Der Sammler, 1890, n. 1: Clericus J., Die Stiefkinder der Numismatik.




Journal of the Royal Statistical Society, dicembre 1889: A. Coste, The international Monetary Congress of 1889.

The financial World (édition française), 29 maggio 1890: Origine et découvrte des mines d’or de l’Afrique du Sud.

The Jndian Antiquary, novembre 1889: Templf. Coins of the Modern Native Chiefs of the Panjab.



[p. 571 modifica]




LIBRI NUOVI.


Fraccia G., Lettera al chiar. Cav. Francesco Gnecchi, redattore della Riv. It. di Num. Bologna, Soc. Tip. già Compositori, 1890, in-8 p. 5.

Perella, L’antico Sannio e l’attuale provincia di Molise. Memorie topografiche, storiche, numismatiche, ecc., ecc., edite ed inedite. Isernia. Frat. De Matteis, Vol. I, in-8, 1890.




Babelon, Monnaies des rois de Syrie d’Armenie et de Commagène, I volume. Paris, Rollin et Feuardent, in-8 gr. et 30 planches.

Maxe-Werlt, Recherches sur les monnaies des archevêques d’Emrun, Valence, Impr. Céas et fils, pp. 88 et carte in-8.

Vallentin, Les monnaies frappées à Montélimar pendant le règne de Louis XII (1498-1515). Valence, Imp. Céas et fils, 1890, 16 pag. in-8.

– – Les pinatelles frappées en Dauphiné en 1591 et en 1592. Valence, Céas, 15 pag. in-8.

Terrien de Laoouperie, Une monnaie bactrochinoise bilingue du I siècle avant notre ère. Paris, Imp. nationale, 1890, 14 pp. avec fig. in-8.

Fournier de Flais, Le problème monétaire. Paris, Guillaumin et C, 1890, pp. 168 in-8 gr.

Ponget E., Le trésor de Planch. (commune de Neuville sur Ain). Lyon, Brun, in-4 p. 29.

Svoronos J. N., Numismatique de la Créte ancienne, accompagnée de l'histoire, la géographie et la mythologie de l’île. Première partie: Description des monnaies, histoire et géographie. Macon, Impr. Protat, in-4, pp. IX.364 et 35 pi.

Quintard (L.), Jetons de l’hôtel de Ville de Nancy aux XVI°, XVII° et XVIII° siècles. Nancy, Impr. Crépin-Leblond, 1890, in-4 gr., pp. 38.

Blancard L., Monnaies attribuées aux fosses mariennes. Marseille, Imp. Barlatier et Barthelet, 1890, in-8, pp. 16, avec fig.

Catalogue raisonné de la collection de deniers mérovingiens des VIIe et VIIIe siècles de la trouvaille de Cimiez, donnée au Cabinet des médailles de la Bibliothèque nationale par M. Arnold Morel Fatio. Rédigé par le donateur et publié selon ses voeux par M. A. Chabouillet. Macon, Impr. Protat frères, 1890, in-8 gr., pp. xviii-70 et 11 planches.



[p. 572 modifica] Hölscher Franz, Katalog der Münzammlung zu Attendorn. (Programma 1890 del Ginnasio di Attendorn, in-4, pag. 34.

Imhoof-Blumer F., Griechische Münzen. Neue Beiträge und Untersuchungen. Mit 878 Abbildgn. auf 14 Lichtdruck- Tafeln. (Aus “Abhandlungen der bayerischen Akademie der Wissenschaften”). München, Franz, 1890, in-4 gr., pp. 526 a 798.

Kirmis Dr. M., Chemische Winke für Numismatiker. Anleitung zur Kenntniss und zur Behandlung der Münzen, Berlin, Weyl, in-8 gr. pp. 15.

Isenbeck Jul., Das Nassauische Münzwesen, (Aus: “Annalen des Vereins für Nassauische Alterthumskunde”). Wiesbaden (Lützenkirchen), 1890, lex-8, pp. 192 e 10 tav.




PERIODICI.


Revue Numismatique. III Trimestre 1890.

Prou (Maurice), Inventaire sommaire des monnaies mérovingiennes de la Collection d’Amécourt, acquises par la Bibliothèque Nationale.

Drouin (Edmond), Notice sur quelques monnaies bilingues sassanides.

Heiss (Aloïss), Note sur les portraits de Gonzalve de Cordone.

Vercoutre (A.), Les types des monnaies frappées par Manius Aquilius et par Publius Clodius à l’effigie du Soleil.

In questa memoria l’autore cerca il significato delle stelle collocate sui rovesci delle citate monete, e lo trova felicemente nell’Astronomia. Le quattro stelle del denaro di Manio Aquillio, tre in alto ed una al basso, figurerebbero la costellazione dell’Aquila, che la famiglia Aquillia si avrebbe scelta quale simbolo del suo nome, mentre le cinque che figurano sul denaro e sull’aureo di Publio Glodio (fra le quali però non sempre una è rappresentata più grande delle altre, poiché io posso citare un aureo e quattro denari in cui le quattro stelle sono tutte eguali) figurerebbero la costellazione del Toro, da cui per una derivazione un poco più complicata, da Taurus, taurinus, verrebbe il cognome di Turrinus al monetario P. Clodio. L’autore suppone che probabilmente detto monetario avrebbe preferito come simbolo il toro animale, se questo già non fosse stato accaparrato dalla famiglia Thoria. Si potrebbe aggiungere [p. 573 modifica]che forse anche M. Aquillio si trovò nel medesimo caso, essendo stato preceduto da M. Pletorio, ohe pose l’aqaila sulle sue monete. Se tali spiegazioni non sono matematicamente provate, sono però assai ingegnosamente trovate e hanno tutta l’apparenza della verità, analoghe come sono, a quella che generalmente vien data al denaro di Lucrezio, Trio, ove le sette stelle alluderebbero a tal nome, rappresentando la costellazione dell’Orsa maggiore, septem Triones.

Anche nella serie imperiale non mancano simboli astronomici sulle monete, e, lasciando quelle ove la stella o le stelle stanno a rappresentare l’eternità o la consacrazione, citerò l’esempio di un denaro di Adriano in cui figurano insieme ad una mezzaluna sette stelle variamente disposte. Non si potrebbe forse trovare una spiegazione anche di queste esplorando la sfera celeste?

Blanchet (Jules Adrien), Médaillon en bronze de l’empereur Hadrien.

Si tratta di un bel medaglione trovato vicino a Dourdan (Seine-et-Oise) e acquistato dal Gabinetto di Parigi. Non è però che una variante di quello descritto da Cohen al Num. 540 e inciso alla Tav. V.

Engel (Arthur), Souvenirs numismatiques d’un voyage autour du monde.

Bibliografia.




Annuaire de Numismatique. Settembre-Ottobre 1890.

Duplan (A.), Un tiers de sol inédit.

Jolivot (C), Un tiers de sou de Monaco.

Amécourt (René d’), Un denier de Gui de Chatillon, comte de Blois.

Serrure (R.), Trouvaille de monnaies Carolingiennes faite en Hollande.

Belfort (A. de), Description générale des monnaies mérovingiennes.

Cronaca. — Necrologia. — Bibliografia.




Revue belge de Numismatique. Quatrième livraison.

Chautard (J.), Étude sur les jetons au point de vue de la reproduction du type du revers.

Engel (Arthur), Mélanges numismatiques.

[p. 574 modifica] Witte (Alphonse de), Poids de marchandises des anciennes provinces belgiques. — Un quarterou de Binche.

Vallentin (Roger), Date de la fabrication des quarta d’écu d’Henri III.

Corrispondenze. — Miscellanea.




The Numismatic Chronicle, 1890. Num. 37, 38 e 39.

1. Greenwell (the Rev. Canon), On a find of Archaic Greek Coins in Egypt.

2. Lo stesso. — On a find of Archaic Greek Coins, principally of the Islands of the Aegean sea.

3. Lo stesso. — On some rare Greek Coins.

4. Howorth (Henry H.), The initial Coinage of Parthia.

5. Lawrence (L. A.), On a Baronial Coin of Eustace Fitz-John.

6. Montagu (H.), Find of gold Coins near Chesham, Buchs.

7. Grueber (Herbert A.), English personal medals from 1760.

8. Prevost (A.), The five-franc pieces of France.

9. Cunningham (A. Major-General), Coins of the Sakas.

10. Six (J. P.), Monnaies grècques inédites et incertaines.

11. Bagnall Oakeley (M. E.), Coins found at Caerwent and Caerleon.

12. Evans (John), On a small hoard of roman Coins found at Amiens.

13. Montagu (H.), Silver Crowns of James I of the Second Issue.

Bibliografia. — Miscellanea.




Arte e Storia, N. 18: Gallo G., Nummo Romano a Castrovillari.

Giornale degli Economisti. Roma, nov. 1890: Loria A., Studi sul valore della moneta cap. IV. — X. La situazione del mercato monetario.

Atti e Memorie della R. Deputazione di storia patria per le provincie di Romagna. Vol. VIII, fase I-II, gennaio-aprile, 1890: Salvioni G. B., La popolazione di Bologna nel secolo XVII (Cfr. il § VII, La moneta bolognese ed i suoi ragguagli).



[p. 575 modifica] Notes d’art et d’archéologie. Marzo 1890: Gruyer G., Médaillé représentant Tito Vespasiano Strozzi.

Bulletin de la Diana, n. 5-6, 1890: P. Testenoire-Lafayette, Découvertes de monnaies antiques à Saint-André le Puy.

Bibliothòque de l’école dea chartes. Mai-août 1890: Le medailleur Jean de Candida.

Académie des inscriptions et belles-lettres. Comptes rendus, tome XVm, bulletin de mai-juin 1890: Vercoutre Dr., Un denier et un aureus de Manius Aquillius et de Publius Clodius, — Saglio, Sur un denier d’Hostilius Sasema et sur le culte primitif de Diane en Italie.

Géographie, 13 novembre 1890: Notre système monétaire et la langue française.




Annales de la Société archéologique de Namur, XVIII, 3e livr.: Cumont G., Un triens inédit frappé à Dinan.

Bulletin de l’Académie d’archeologie d’Anvers, N. 1, 1890: Ch. Ruelens, Deux chansons de 1724 sur les faux monnayeurs.

Studien und Mittheilungen aus dem Benedictiner Orden, XI, fasc. 2, 1890: Schratz W., Münzen auf den hlg. Wolfgang (fine).

Der Sammler, 1890, n. 2-3: L. Clericus, Die Stiefkinder der Numismatik.

Daheim, n. 42, 1890: Klaussmann, Ein Besuch in der Berliner Münze.

Kirchliche Monatsschrift, 9 Jahrg, n° 9: Schiller, Das Christenthum und das Geld. Studie.

Jahrbuch für Gesetzgebung im deutschen Reiche, fasc. Ili, 1890: Lawes, Die Warenwärung als Ergänzung der Edelmetallwärung.

Zeitschrift der histor. Gesellschaft für die Provinz Posen, 5 Jahrgang, 2 Heft: Hassencamp E., Münzfund von Olobok. — Max Kirmis, Einleitung in die polnische Münzkunde.

— — Fasc. 3: Prümers E., Münzfund von der Johannismühle bei Posen.

Mittheilungen aus dem Germanischen Nationalmuseum, fol. 8 e 9. (Suppl. all’“Anzeiger des germanischen Nationalmuseums”, n. 4, 1890: Bösch-Hans Der Nothpfennig der Stadt Ingolstadt.

Zeitschrift des Vereins für Geschichte Schlesiens, 24, Band, 1890: Friedensburg F., Der breslauer Pönfall und die Münzordnung König Ferdinands.

Westermann’s illustrierte deutsche Monatshefte, Settembre 1890: Brugsch H., Die ältesten Goldbergwerke.

Die Nation, n. 38, 1890: Bamberger Ludwig, Der neueste Act der amerikanischen Münzgesetzgebung.

Illustrierte Zeitung, n. 2469, 1790: Die neue Militär- Verdienstmedaille.




[p. 576 modifica]Antiqua. Zarigo, nn. 5-7, 1890: Messikomer H., Ein Massenfund gallischer Potinmünzen in Zurich. — Eine Pfahlbau-Denkmünze.

Anzeiger für Schweizer. Alterthumskunde. Zurigo, n. 8, 1890: Meisterhans K., Münztöpfe aus dem Kin. Solothurn.

Jahrbuch des historischen Vereins des Kantons Glarus Fasc. XXV, 1890: Schindler Dr. Fr., Die Sammlungen des histor. Vereins des Kantons Glarus. (Verzeichniss der Münzen, Medaillen, Waffen, etc.).




Boletin de la Real Academia de la Historia. Madrid aprile 1890: Pujol C., La epigrafía numismática, — Fr. Corderà, Numismática y metrologia musulmanas.

Luglio-Settembre 1890: V. de la Faente, Una medalla masonica.




The quarterly Journal of economics. Boston, luglio 1890: White Horace, The Silver Situation.

Mittheilungen des deutschen wissensohaftlichen Vereins in Meziko, Vol. I, fasc. I: Struck Gustav, Mexiko und die Silberentwerthung im Auslande.




The Indian Antiquary, Marzo 1890: Fleet, Some Gold Coins of the Eastern Chalukya Kings Saktivarman and Rajaraja II.





Note

  1. Mandato in dono alla Rivista (presented by the trustees of British Museum) 20 Gen. 1890.
  2. Bode und Tschudi; Beschreibung der Bildwerke der christlichen Epoche (Königl. Museen zu Berlin). Berlino, Spemann, 1888.
  3. Mandato in dono alla Rivista.