Scuoto la cetra, pregio d'Apolline

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Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Letteratura Intestazione 28 luglio 2023 75% Da definire

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LXXXI

ALCUNE CANZONI IN LODE DEL SOMMO PONTEFICE

PAPA URBANO VIII

Per lo giorno della sua creazione.

I

Scuoto la cetra, pregio d’Apolline,
     Che alto risuona; vo’ che rimbombino
     Permesso, Ippocrene, Elicona,
     Seggi scelti delle Ninfe Ascree.
5Ecco l’Aurora, madre di Mennone,
     Sferza le ruote fuor dell’oceano,
     E seco ritornano l’ore,
     Care tanto di Quirino a i colli.
Sesto d’Agosto, dolci luciferi,
     10Sesto d’Agosto, dolcissimi Esperi,
     Sorgete dal chiuso orizzonte
     Tutti sparsi di faville d’oro.
Apransi rose, volino zefiri,
     L’acque scherzando cantino Tetide;
     15Ma nembi, d’Arturo ministri,
     Quinci lunge dian timore a i Traci.
Questo, che amato giorno rivolgesi,
     Fece Monarca sacro dell’anime
     Urbano, di Flora superba
     20Astro sempre senza nubi chiaro.
Atti festosi, note di gloria,
     Dio celebrando, spandano gli uomini;
     Ed egli col ciglio adorato
     Guardi il Tebro, guardi l’alma Roma.