Se io potessi far, fanciulla bella
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La tela che tu tessi farei d’oro,
3Et d’arïento farei la cannella
Et lo scoletto che metti al la’oro:
Et di cristallo farei la panchetta,
6Quella dove tu siedi, o fanciulletta!
Quando nascesti, o fior del paradiso,
Fosti portata a Roma a battezzare,
9E ’l papa, quando ti scoperse il viso,
Chiese di gratia d’esser tuo compare,
E la tua madre, graziosa e bella,
12Ti pose nome Dïana stella.
II papa gli ha donato quarant’anni
Di perdonanza a chi ti può guardare;
15Cento sessanta a chi ti tocca i panni
Di pena e colpa; e chi ti può parlare,
E chi ti bacia, o cara, el tuo bel viso,
18In carne e in ossa ne va in paradiso!