Seguitando il tenor de' pensier miei

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Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Letteratura Intestazione 21 gennaio 2024 75% Da definire

Lasciai le rive del bellissim'Arno
Questo testo fa parte della raccolta Canzoni morali di Gabriello Chiabrera


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XLIV

AL MEDESIMO

Che essendo breve la vita, dee l’Uomo pensare alle cose del Cielo.

Seguitando il tenor de’ pensier miei
     Su vago praticel, giunsi ad un rio,
     Che tra l’erbe, e tra’ fior col mormorio
     Par che volesse dir: Perchè non bei?
5Immantenente io posi freno al passo
     Per vagheggiar quelle volubil perle;
     E tanto dimorai fisso in vederle,
     Che a me veder quasi vedeasi un sasso:
Quand’ecco, Cicognino, e non so donde,
     10Mi si fece sentir sì fatta voce:
     Che badi? Il viver tuo sen va veloce,
     Più che il corso non fa di cotest’onde.
Io tosto, che ascoltai l’alte parole,
     Di mia felicità ben desïose,
     15Mi scossi, e mossi il core a pensar cose,
     Che della plebe il cor pensar non suole.