Sul modo di interpretare certe esperienze del Sig. P. Zeeman di Leida/Paragrafo 4
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<dc:title> Sul modo di interpretare certe esperienze del Sig. P. Zeeman di Leida </dc:title> <dc:creator opt:role="aut">Antonio Garbasso</dc:creator> <dc:date>1897</dc:date> <dc:subject></dc:subject> <dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights> <dc:rights>GFDL</dc:rights> <dc:relation>Indice:Garbasso - Sul modo di interpretare certe esperienze del Sig. P. Zeeman di Leida, Pisa 1897.djvu</dc:relation> <dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Sul_modo_di_interpretare_certe_esperienze_del_Sig._P._Zeeman_di_Leida/Paragrafo_4&oldid=-</dc:identifier> <dc:revisiondatestamp>20201205124416</dc:revisiondatestamp> //it.wikisource.org/w/index.php?title=Sul_modo_di_interpretare_certe_esperienze_del_Sig._P._Zeeman_di_Leida/Paragrafo_4&oldid=- 20201205124416
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[p. 9 modifica]4. Se la teoria, che ho messo innanzi in questa nota, è conforme alla realtà, quella parte dell’esperimento dello Zeeman, che si riferisce alla luce emessa secondo l’asse dei magneti, sarebbe una forma nuova dell’antica esperienza del Righi.