Tommaso Moro (Pellico, 1834)/Atto Quinto/Scena VI
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Silvio Pellico - Tommaso Moro (1834)
Atto Quinto - Scena VI
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ALFREDO E DETTI.
- ALFREDO
- Olà! in nome del re.....
- SECONDO CITTADINO
- Viene di corte
- Il vecchio Alfredo.
- ALFREDO
- Olà, fermate! - O Moro,
- Odi: il re a te mi manda. Io le sue ginocchia
- Lagrimando abbracciai. Salvarti ancora
- Egli consentirebbe. Un solo detto
- Pronuncia, ed annullata è la condanna.
- MARGHERITA e gli altri FIGLI
- Padre! pietà!
- TUTTO IL POPOLO
- Ti salva!
- ALFREDO
- Ossequio presta
- All’oprata riforma.
- MORO
- È dover mio
- Solennemente dichiarar morendo
- Che la fede paterna, abbenchè tanto
- Da’suoi nemici denigrata, è quella
- Che veritiera a’guardi miei rifulge;
- È dover mio giurar ch’empie riforme
- Reputo quelle tutte, a cui suggello
- Sono calunnie, e orrende stragi, e schermo
- D’ogni dritto civil. Da vergognose
- Sfrenate passïoni Arrigo ottavo
- È travïato. Lo compiango, e giorni
- Di pentimento gli auguro e di pace;
- Ma obbedirgli non posso.
- ALFREDO
- E colla vista
- Del palco innanzi a te.....
- MORO
- La regia grazia,
- Pria di peccar contro il mio Dio, rigetto.
- ALFREDO
- Oh forte!
- MARGHERITA
- Amato padre, i figli tuoi
- Ti piangon disperati, e d’esser figli
- Vieppiù si glorian di tant’uom!
- CROMWELL
- La grazia
- Ei rigettò: la morte sua s’adempia!
- MORO
- (Ai figli.) Da valorosi separiamci. Addio!
- MARGHERITA
- Padre! - Ahi, da me l’hanno strappato! Io manco.
- MORO
- - Cromwell, un detto.
- CROMWELL
- Che?
- MORO
- Tu esulti.... Trema!
- Me su quel palco seguiranno in breve
- La troppo sventurata Anna..... e Cromwello!
- (Parte fra guardie.)