Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro III/Capitolo 74

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Libro III - Capitolo 74

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Come queste nobili professioni si devono esercitare christianamente. Cap. LXXIV.

Ritornato adunque alla patria, et alla presenza paterna il desiderato figliuolo, il quale non havendo consumato inutilmente il tempo come molti fanno, ma studiato da dovero, riporta non solo i privilegii di Dottore, ma il merito et la cognitione, ricordisi che la scienza è un talento datogli da Dio per negotiarlo come servo fidele, conforme all’intentione del padrone, cioè à gloria di sua divina Maestà et benefitio de i prossimi. Per tanto non sia il nostro novello Giurisconsulto, una facella, che subito accenda, nelle dissensioni offerendosi per istrumento d’huomini perversi à suscitar liti, et ad opprimere i poveri, ma per contrario pensi che sia detto per lui quel versetto del salmo, Tibi derelictus est pauper, orphano tu eris adiutor, cioè à te è raccomandato il povero, et tu sarai adiutorio dell’orfano; non habbia per principal fine il guadagno, ne lo arricchire per ogni via, ma l’amore de i suoi Cittadini, et la buona opinione di tutti, di esser huomo retto et giusto, et incorruttibile, non abandoni le giuste cause delle povere vedove, et pupilli, se bene non hanno di che pagarlo, ma faccia loro elemosina della dottrina et patrocinio suo, et questi pregaranno per lui et saranno esauditi, et veranno le ricchezze con la benedittione di Dio, et con approbatione de gli huomini, et ne goderanno i suoi figliuoli in terza et quarta generatione. In somma nel consigliare, nel giudicare, et nel governare, habbia sempre avanti gli [p. 173r modifica]occhi Iddio, et quel tremendo tribunale, dove come l’Apostolo dice, tutti necessariamente habbiamo à presentarsi. Guardi Iddio che il nostro Dottore allevato dalle mammelle della madre, nel timor di Dio con tanta cura, sia poi uno di coloro, de i quali si lamenta Dio appresso Isaia profeta, parlando con Gerusalemme, et dicendo, i tuoi magistrati sono infideli, compagni di ladri. Tutti amano i presenti, et vanno dietro al guadagno, non fanno giustitia al pupillo, et non ascoltano la causa della vedova, non sia del numero di questi il nostro buon Dottore, et Giudice, non si lasci abbagliare gli occhi dell’intelletto da lo splendore dell’oro, non sia accettatore di persone, ma sia difensore della giustitia, et conservatore della pace, et concordia, et privata et publica. Queste cose si ricordano à i medesimi Dottori poi che sono per se stessi capaci d’intenderle, et nondimeno il savio padre di famiglia il quale in ogni tempo hà da ritener autorità co’l figliuolo deve à buoni propositi dolcemente ammonirlo, moderando un certo ardor giovanile, che è à guisa d’un vino nuovo, che bolle et non hà anchor la sua maturità. La scienza dice san Paolo gonfia et la carità edifica. Ritornano per lo più i giovani da lo studio con grande opinione di se medesimi par loro saper ogni cosa, disprezzano gli altri, sono freschi dalle dispute, et dallo argumentare, giunti nella patria, vogliono farsi nominare, prendono imprese difficili, et nove et perturbano spesse volte la quiete commune, et acquistano nomi di troppo arditi, et di cavillosi, et si pregiudicano non poco per il restante della vita, et delle attioni loro; però il buon padre ammonisca il figliuolo che sia humile, et affabile, che faccia stima de gli altri, che reputi, che anchor molto gli resta che imparare, percioche la prattica, et la esperienza delle cose, et la prudenza si acquista dopo molti anni, et l’ottima via di saper assai è il riputarsi di saper poco. Le medesime cose si dicono proportionatamente anchora à i professori di medicina, che non habbiano per fine principale il guadagno corruttibile, che presto ci lascia et presto è lasciato da noi, che medichino con carità, non meno i poveri che i ricchi, che non faccino macello de gli huomini, che studiino con diligenza, percioche è grave peccato far publica professione d’un arte che altrui non sà, et esercitarla con tanto pregiuditio ò dell’havere, ò della vita de i prossimi. Perilche attendino et medici, et giudici, et altri simiglianti à portarsi in modo, che con una istessa scienza sovvengano à i bisogni della patria, si sotentino modestamente et con moderati acquisti nella vita civile, et quello che più importa dirizzando ogni cosa à gloria di Dio, ne riportino da lui la eterna mercede del paradiso.