Un spirto per messazo me appario

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Niccolò de' Rossi

Aldo Francesco Massera XIV secolo Indice:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. I, 1920 – BEIC 1928288.djvu sonetti Un spirto per messazo me appario Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Amor, quando sopra m'apresti l'arco Lassomme i spirti mei, ch'eran fuziti
Questo testo fa parte della raccolta XX. Messer Niccolò Rosso
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II

Pare invece alla donna di essere lei trascurata.

Un spirto per messazo me apparto,
e dissemi: — Amico, or mi favella;
contra la tua donna, ch’è tanto bella,
4credo che tu se’ molto enfellonio.
A lei gli pare che l’abbi ’n oblio,
però ch’unqua tu non andasti ad ella;
et ancor pezo: ché alcuna novella
8de ti non seppe, po’ che se pardo. —
Allora de pietá devenni smorto,
e si ’l pregai: — Amor, non mi gabbare
11ché sol quando la vezo mi conforto. —
Et él respose: — Non ti dubitare,
ch’eo non ti so’busadro né mai fui; —
14possa sparitte, ch’eo noi vidi plui.