Vocabolario italiano della lingua parlata (1893)/N.

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N.

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M. O.

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N.


N. Dodicesima lettera dell‘alfabeto nostro, nona delle consonanti, c terza delle scmivocali. Si pronunzia enne, e si fa tauto maschile quanto femmi- nile. !| Diuauzi a una labiale si cangia per dolcezza di suono in III.- e dicesi per es. ImbeIIrHare, Impossibile, Im- postare, ec.pDinauzi ad L e R, si cangia per assimilazione iu altro L o R, come: lIIaqucare, Illalico, Ir- razionale, Irri'mediabile, cc. Il Dinan- zi ad si, comuucm. si tralascia. come Istanza, [sa-rivera, Iscrizione, Ispira- re, ee. Il Ahbrcviature: N. N, cho vale Non nominato, e. usnsi quando non si sa il nome e il cognome della per- sona, a cui si scrive, oppure non vo- gliamo esprimerle: uAl signore N.N' r e il popolo per iseherzo e facendo a rima, aggiunge che tempera le penne. HN. B. Nota hene, e ponesi per mo- do di avvertire: xN. B. la risposta dovrai dirigerla a me. r ll N. S. Nostro Signore." Nei conti L. N. vale Lire. nuove. ll Nel linguXÌgÉio dei geografl N. valcNord,ecosl . ,N.O,Nord— est, Nord-ovest.

Nàechera. s. f. Nacche're nel pl. di- consi due pezzetti per lo più di ebano o di bossolo, in forma di guscio di conchiglia, che pongonsi tra le dita della mano in modo che, scotcndo con la mano tutto il braccio, ne esce un suono, che si fa in cadenza spe- cialmente per accompagnare i moti della persona in certi balli. I fan- ciulli le suonano per puro diletto.- Dal curdo makdra.

Naeehcrino. s. m. Si dice vezzcg- giativam. pur Bambino: e O che bel naeeherino! n

Nàehero. ad. usato anche in forza di sost. Che e piccolo della persona e con le gambe storte: c Ila due fi- gliuolt e tutt'e due nacheri: - Ha preso per marito un nachero. »— -For— ma alluugata di nano.

Nadir. p. m. T. aslr. Quel punto del [p. 852 modifica]Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/852 [p. 853 modifica]Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/853 [p. 854 modifica]Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/854 [p. 855 modifica]Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/855 [p. 856 modifica]Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/856 [p. 857 modifica]Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/857 [p. 858 modifica]Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/858 [p. 859 modifica]Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/859 [p. 860 modifica]Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/860 [p. 861 modifica]Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/861 [p. 862 modifica]Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/862 [p. 863 modifica]Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/863 [p. 864 modifica]Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/864 [p. 865 modifica]Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/865 [p. 866 modifica]Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/866 [p. 867 modifica]Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/867 [p. 868 modifica]Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/868 [p. 869 modifica]Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/869 [p. 870 modifica]Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/870 [p. 871 modifica]Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/871 [p. 872 modifica]Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/872 [p. 873 modifica]Nutritòre-trice. verbal. da Nutrire - Chi o Che nutre: ma più spesso nel fig..- « Nutrìtore di scandali, di discordie. »||Detto di organi, visceri ec., vale Ordinato alla nutrizione.

Nutrizione. s. f. T. fisiol. Quella operazione naturale, per cui gli alimenti si convertono in chilo, e quindi nella sostanza che serve di accrescimento e di mantenimento al corpo animale: « La nutrizione non si fa a dovere se i visceri non sono sani:- Senza la buona digestione, la nutrizione non avviene.» “E si dice an- che delle piante: «Ogni pianta cresce e si mantiene per via di organica nu- trîzione'. r — Dal lat. nutritio.

Nùvola. a. f. Massa di vapori sol: levatisi nell'aria, e cbe più spesso s1 risolvono in pioggia: « Comparve una nuvola all' orizzonte, e ben presto l'una successe all'altra, e venne la burrasca:— Le grida andavano alle nuvole: — La fiamma toccava quasi le nuvolenll Caseare dalla nuvole, si dice familiarm. per significare gran meraviglia di cosa inaspettata: «A sentir quella cosa son cascato dalle nuvole.» || Andare m per le nuvole, si dice pure familiarm. di chi sotti- lizza troppo, e parla troppo specula- tivamente: «Egli va sempre su per le nuvole, e spesso non si l'a inten- dere. r E anche: « Egli e sempre sullo nnvole. n H Fabbricare culle nuvole, lo stesso che Far castelli in aria.- Dnl lat. nubila, fem. di nubilm.

Nuvolàccio. pegg. di Nuvolo; Nu- volo che minaccia burrasca: « Cl sono laggiù certi nuvolacci neri, che mi fanno paura.»

Nuvolàta. s. f. Scossa d'acqna di breve durata, scaricata da una nu- vola: «Non e pioggia da durare; e semplicemente una nuvolata. n

Nuvolétta. dim. e casa. di Nuvola: «Una nuvoletta bianca e leggiera. r

Nuvolétto. dim. di Nuvolo: « C'è qualche nuvoletto qua e là; ma non vnol piovere. n

Nùvolo. a. m. Nuvola molto densa di vapori e minacciosa: « Laggiù ci sono di gran nuvoli: — Si alzarono dei nuvoli scuri, e dopo poco venne la grandine. r H Andare ne'mwoli, Mon- tar in istizza Alterarsi: « Se sa ue- sta cosa, c'e da vederlo andar ne nu- voli. r II Andar m’pe'rmvoli, dicesi di chi parlando o scrivendo, dice cose in apparenza sublimi, ma in efl‘etto vane ed Oscure. || huvolo, dicesi figu- ratam. per Quantità grande di più persone o animali insieme raccolti: «C'e un nuvolo di gente a vedere quell'orribile spettacolo:— Le caval- lette venivano a nuvoli.:— Dall'ad. lat. nubiluc. .

Nùvolo. a. m. Tempo nnvoloso: « Nel novembre e stato sempre o nu- volo o nebbia: — É nuvolo, e presto piove. n

Nuvolòne. accr. di Nuvolo: «Veggo laggiù certi nuvoloni che mi fanno temere prossima una burrasca. r || fig. per Segni di prossime mutazioni po- litiche: « C'è per aria di gran nnvo- loni: la tempesta questa volta casca sulla Turchia. p

Nuvolosità. a. f. actr. di Nuvoloso; L'esser nuvoloso.

Nuvoloso. ad. Detto di tempo, sta- gione, nella quale il cielo e coperto di nuvoli: «A queste giornate nuvo- lose e una gran seccatura lo stare m campagna. r

NuzIaIe. ad. Di nozze, Che attiene a nozze, Fatto per le nozze: t La ve- ste nuziale:— Il velo nuziale: — La be- nedizione nuziale: - I riti nuziali: - I patti nuziali: — Il convito nuziale. s — Dal lat. nuplialic.

Nuzialménte. avv. Da nozze, In modo conveniente a nozze: « Vestita nuzialmente e più bella il doppio. r Popolarmente si direbbe Vemla da sposa.