Zefiro corse, e presi i nembi a scherno

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Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Sonetti Letteratura Zefiro corse, e presi i nembi a scherno Intestazione 12 maggio 2023 75% Da definire

Già con la notte pareggiando il giorno Col soave licor de' buon Falerni
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IV

AL SIG. DOMENICO BAMBERINI

Non è da fidarsi nel mondo.

Zefiro corse, e presi i nembi a scherno
     La terra di bei fior fece gioconda;
     Poi sotto il carro dell’ardore eterno
     4Le spiche n’indorò Cerere bionda:
Oggi buon genitor di buon Falerno
     Viensene Autunno, che di frutti abbonda;
     Indi spargerà neve orrido Verno,
     8E d’ogni rivo porrà freno all’onda.
Or se nulla quaggiù tien fermo il piede,
     Che non s’apprende dal volubil anno
     11A fugace piacer non prestar fede?
Teco parla così carco d’affanno,
     Bamberin bene amato, un, che sel vede,
     14Ne sciorsi sa dal manifesto inganno.