sacramenti. Meditò anche sull’atto del Moro, sul raggio balenato in quella coscienza tenebrosa, foriero, se non altro, di una luce migliore e durevole. E vide, nella sua mistica immaginazione, le fila della Provvidenza che lo compensava di un sagrificio sostenuto per il dovere. Era una beatitudine di pensare a questo, di sapere che perdeva tutte le sue poche comodità terrene per un premio così. Offerse anche il dolore di suo padre e di sua sorella, l’umiliazione sua propria, le strettezze in cui si sarebbe trovato. Vedeva in faccia al letto, per la finestra, il vago, lontano chiarore del cielo, sua speranza, suo fine. Gli si chiusero a poco a poco gli occhi, in una soave sensazione di fiducia e di pace. Si addormentò profondamente.