Vai al contenuto

Pagina:De Roberto - Documenti Umani.djvu/269

Da Wikisource.
Versione del 28 nov 2017 alle 11:07 di Phe-bot (discussione | contributi) (Divudi85: split)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)

volontà di ferro? Io ho paura di quell'uomo, Roberto; come resistergli?... — Come? Lasciandolo! venendo via con me, oggi, ora, sull'istante, per la porticina che mi hai dischiusa, nella carrozza che mi ha condotto fin qui; venendo con me per sempre, mettendo una fine a questa vita di palpiti, di angoscie, di separazione, a questa morte lenta e continua; venendo con me per realizzare il paradiso in terra, il paradiso vero, il paradiso eterno; venendo via con me perchè tu sei mia e nessuno può avere la forza di strapparti da me... — Sì, sì.... — Ella si trascinava verso di lui, lo afferrava alle ginocchia, rifugiando nel suo lo sguardo impaurito. — Sì, sì!... portami via... quell'uomo mi ucciderà!... Portami via con te.... Ah! mia figlia....

E cadde di nuovo per terra. Egli le si era inginocchiato vicino, sorreggendole la testa. — Ebbene, tua figlia? Non sei tu già separata da lei?... — Ma egli la farà morire! me lo ha detto!... Se io non lo seguo egli la farà morire!... No, Roberto; non fra le sue mani la creatura mia!... — Allora?... Era proprio finita? era finita per sempre? Non si sarebbero più rivisti? Non l'avrebbe egli potuta seguire? — Dove? Tu non sai quale vita mi aspetta?... — Non avrebbe almeno potuto provocare quell'