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Pagina:Canti (Leopardi - Donati).djvu/227

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appendice 217
v. 31. cb: Noi miseri la speme aurea non fugga
O gloriosi
33 sgg. cm, cb, cf: A voi certo il futuro
cm, cf: Ignoranza non copre? Io son distrutto
Ed annientato dal dolor
cf: Ed annullato dal dolor
cb: Non velano i destini? Altro che lutto
Sdegnano i sensi miei, che torbo e scuro
M’è l’avvenire.
39-40. cm: Voi non sapete a che siam giunti? È morta
Italia vostra ai vostri figli è scherno
42 sgg. cm: Di vostre eterne lodi
Non è chi pensi, nullo si conforta
Del vostro rimembrar, che di viltade
Siam fatti esempio a qualsivoglia etade.
cb, cf: Di vostre inclite lodi
Tace l’itala riva; egro circonda
Ozio la tomba vostra e di viltade
Siam fatti ecc.
54. cb: né disvelossi
59-60. cm, cb: e l’aere a volo Una favilla ergea
cf: Qualche favilla...
67. cm, cb: Tremolavano ancora
74-75. cm: ... e siede accanto il nulla
Immoto e ne la tomba e ne la culla.
79-80. cb, cf: Cui strider parve in seno a l’onda il sole,
Novo di prore incarco agli infiniti ecc.
80. cm: Pareva udir la sera, a gl’infiniti
84. cm: E vinto
87 e sgg. cm: Ahi ahi che conosciuto...
... ma si scema, e assai piú vasto
È al fanciullin, che a quello a cui del cielo
Gli arcani e de la terra han perso il velo.
91. cm, cb, cf: Nostri beati sogni
97. cm: Sete svaniti...
Ecco descritto il mondo in breve carta
99. cb: e ritrovando
103. cm: per sempre — cb: a l’ammirando
105. cm: E rifugio non resta a i nostri affanni