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Pagina:Piccolo Mondo Antico (Fogazzaro).djvu/413

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CAPITOLO XI.


Ombra e aurora.



Franco, appena ricevuto il telegramma, corse all’ufficio dell’Opinione in via della Rocca. Dina, vedendolo torbido, gli disse: «oh! Lo avete saputo?» Franco si sentì gelare il sangue, ma Dina, quando udì del telegramma, fece un atto di stupore. No no, non sapeva nulla di questo. Era stato informato da parte del Presidente del Consiglio che la Polizia austriaca aveva fatto perquisizioni ed arresti in Vall'Intelvi e che fra le carte di un medico si era trovato il nome di don Franco Maironi con indicazioni assai compromettenti. Dina soggiunse che in un momento così angoscioso per un padre non osava quasi dirgli perché il conte di Cavour s’interessasse a lui. Gliene aveva parlato egli stesso, Dina, e il conte s’era mostrato dispiacente che un gentiluomo lombardo di così bel nome si trovasse