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Pagina:Postuma.djvu/158

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158 postvma.


Tremulo e mesto errar vidi un sorriso
         Sulla sua bocca smorta
E al ciel volgendo lo stremato viso
16 Disse: ― mia madre è morta. »

Disse: ― mia madre è morta: io son digiuna
         E la stagione è cruda.
In terra a me non pensa anima alcuna:
20 Sono orfanella e ignuda. »

Io sentii che talvolta ancor bisogna
         Pianger dell’infelice
E innanzi alla miseria ebbi vergogna
24 D’esser quasi felice.