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Pagina:Porta - Poesie milanesi.djvu/110

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Ed egli a me: o creature sciocche,
Quanta ignoraríza è quella che v’offende!
Or vo’ che tu mia sentenzia ne ’mbocche.

Colui lo cui saVer tutto trascende.
Fece li cieli e die lor chi conduce;
Sí ch’ogni parte ad ogni parte splende.

Distribuendo ugualmente la luce:

Similemente agli splendor mondani
Ordinò general ministra e duce,

Che permutasse a tempo li ben vani
Di gente in gente, e d’uno in altro sangue.
Oltre la difension de’ senni umani.