Canti dell'ora/VII. Strofe nuove/Gli oppressi dell'avverso cammino
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GLI OPPRESSI DELL’AVVERSO CAMMINO
Una mano invisibile respinse
l’offerta de le lor mani protesa
3come un ricolmo calice a la vita.
Furon gli erranti, che la via costrinse
a perdere la meta; e la discesa
6faticarono in vano e la salita.
Furono tra gli eredi essi gli esclusi
dal reditaggio. Dove altrui consola
l’ospite mensa, furono gl’intrusi
10cui nessuno rivolge la parola.
Per altri era la voce che ammoniva:
— Giuocan le sorti, e vien con la vicenda
13de l’oggi e del domani il buon momento. —
Per altri era la via che dritta arriva,
e infallibil la mira ovunque tenda,
16e a le brame il conforme esaudimento.
Posaron stanchi. Li premea la mano
invisibile, come l’ombra a sera
che giunge, e sarebbe ogni sforzo vano
20a soffermarla, e inutil la preghiera.