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Pagina:Sonetti romaneschi IV.djvu/53

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Sonetti del 1834 43

condo.]      5 Un sasso di cacio.      6 Si serrarono.      7 Un altro.      8 Facciamo.      9 Quando eccoti.      10 Buco.      11 [È nota la formula con cui il cardinale primo diacono annunzia al popolo l'elezione del nuovo papa: Annuncio vobis gaudium magnum: Habemus Ponteficem etc.]

LE BBESTIE DER PARADISO TERRESTRE

     Prima d’Adamo, senza dubbio arcuno
Er ceto de le bbestie de llà ffori
Fascéveno1 una vita da siggnori
Senza dipenne un cazzo2 da ggnisuno.

     Ggnente cucchieri,3 ggnente cacciatori,
Nò mmascelli,4 nò bbòtte, nò ddiggiuno...
E rriguardo ar parlà, pparlava oggnuno
Come parleno adesso li dottori.

     Venuto però Adamo a ffà er padrone,
Ecchete5 l’archibbusci e la mazzola,
Le carrozze e ’r zughillo6 der bastone.

     E cquello è stato er primo tempo in cui
L’omo levò a le bbestie la parola
Pe’ pparlà ssolo e avé rraggione lui.

19 dicembre 1834



  1. Facevano.
  2. Senza per nulla dipendere.
  3. Niente cocchieri.
  4. Macelli.
  5. Eccoti.
  6. Il sugo.