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Pagina:Fiabe e leggende Emilio Praga.djvu/111

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i tre amanti di bella 107


XXVIII.


     Quelle estreme parole non le ha don Diego intese?
O credere non vuole che Dio possa far tanto
Per strappar dalle viscere di un uom l’ultimo pianto?
Perchè nell’atrio oscuro s’inoltra, e brancicando
Per l’ingombro cammino colla punta del brando,
Al livido barlume dell’imminente aurora.
Attonito, atterrito, l’aula squallida esplora?
Un’arcana potenza lo strascina; il suo passo
L’eco fievole sembra invitar; fra l’ammasso
Lutulento s’innalzano, come in sogno, figure
Che gli fan cenno, e sfumano. Egli vacilla, eppure