Vai al contenuto

Pagina:Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu/444

Da Wikisource.
Versione del 2 apr 2023 alle 21:23 di PhilBrvni (discussione | contributi) (RigaIntestazione)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
438
una coda non necessaria,
 


Parlando da soldato a soldati, così ei li apostrofa, in uno de’ suoi Ordini del giorno, dopo qualche caso di suicidio avvenuto nell’esercito: «Un soldato deve saper domare la malinconìa e il dolore che destano le passioni; perocchè tanto è mestieri di verace coraggio a sopportare la angosce dell’anima, quanto a durar saldi contro al fulminare d’una batteria. Abbandonarsi al dolore, senza tentar di resistergli, uccidersi per sottrarsi ad esso, è abbandonare il campo di battaglia prima d’aver veduto il nemico.» — E, in un’altra solenne occasione, soggiungeva: « — Ho sempre creduto che un uomo, nel sostenere le traversìe della vita, e nello star fermo contro alle delusioni e alle sciagure che lo colgono, fa prova di maggior coraggio che non togliendosi ai mali coll’uccidersi. Il suicidio è l’atto di un giocatore che ha tutto perduto, o d’un prodigo che ha tutto sperpe-