Discussioni indice:Lettere (Andreini).djvu
Aggiungi argomentoUltimo commento: 8 anni fa di Lino Marco
- 1) Ho distinto la u e la v.
- 2) Ho sciolto le abbreviature, ma conservata la "&"; ho completato i tre atq; presenti in atque.
- 3) Ho trascritto la Esse lunga come esse piccola. Nel testo coesistono coſi e così, ſi (avv.) e sì: trascrivendo, all'occorrenza ho aggiunto l'accento sulla vocale. Ho rispettato la legatura o spaziatura di ſiche / ſi che e ſicome / ſi come, trascritti siche / sì che e sicome / sì come.
- 4) Ho conservato alcune unioni frequentemente adottate nel testo: ilche, alche, laquale, lequali, etc. ; ed ho conservato la spaziatura quando slegate. Che la legatura sia intenzionale è dimostrato da il-che, la-quale , al-quale, etc. spezzati da trattino nell'andare a capo.
- 5) Non ho fatto alcuna normalizzazione, né corretto evidenti errori, ed ho mantenuto punteggiatura ed accentazione originali. Le maiuscole non sono mai accentate (tranne una sola O ed una E). Ho aggiunto, ben visibili tra parentesi quadre 6 singoli caratteri saltati o rovesciati nella stampa.
- pag. djvu 93 terzultima riga de de[e]
- pag. djvu 103 ultima Friue Fri[n]e
- pag. djvu 159 riga 14 ber be[a]r
- pag. djvu 225 riga 2 egi eg[l]i
- pag. djvu 225 riga 3 mnte m[e]nte
- pag. djvu 269 ultima riga For For[?]
In quest'ultimo ho lasciato un punto interrogativo perché le edizioni di controllo hanno versioni diverse.[1612: Fors’è teme, e sperare. (sic) / 1663: Forse temer’è sperare .]
Starà poi al lettore (non al trascrittore o al rilettore) preferire, a pag. djvu 94, conservatione invece di conversatione; a pag. djvu 325 conversatione invece di conservatione; a pag. djvu 245 cosa invece di casa etc.
- 6) Per la stesura dell'Indice mi sono servito dei titoli presenti nel testo e non della Tavola a pag. xx che presenta molte piccole varianti. Le due lettere a pag. djvu 259 e 261, la seconda non titolata, sono trattate come un tutt'uno nella Tavola e come tali le ho lasciate riunite sotto un unico numero. La carta 21 ha il numero errato (un secondo 19) e alla carta 100, non numerata, ho aggiunto il numero tra quadre.
- 7) L'edizione del 1612, molto simile alla nostra del 1607, mi è servita per controllare qualche passo macchiato o sbiadito. L'edizione del 1663 presenta invece notevoli differenze e spesso banalizzazioni.
- 8) L'estrema variabilità ortografica, unita alla bizzarria della punteggiatura, penso rendano impossibile una rilettura basata su criteri di regolare prevedibilità, e che essa debba piuttosto consistere in un paziente confronto, per discriminare le mie sviste dalle originalità della stampa antica che era mia intenzione conservare.