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Pagina:Tommaso Moro.djvu/16

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6 TOMMASO MORO.
ANNA.

E che dicea morendo?

Noi maledisse?

ALFREDO.

Perdonovvi, e Dio

Pregò per voi, per te.

ANNA.

Misera!

ALFREDO.

E sciolse

Nobil lamento sulla patria afflitta
Da sì lunghe discordie, e invocò grazia
Sul capo tuo, sì ch’a più degno calle
In avvenir t’avvii. Quindi.....

ANNA.

T'arresti?

Non osi proseguir?

ALFREDO.

Quindi proruppe:

«Ma guai d’Arrigo all’infelice amata,
«Se persiste nel mal! se compier lascia
«D’incolpati cattolici altro scempio!
«Se immolar de’ mortali il più innocente
«Lascia!

ANNA.

Chi?

ALFREDO.

Moro. E se immolato è Moro.