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per il ritratto di dante. |
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E palpitando tiene
L’occhio per mille frodi esercitato
All’opposito scoglio di Pirene
Delle libere fiamme inghirlandato,
Temendo sempre alle propinque ville
Non volin le faville
Di spenta libertà sopra i vestigi,
E d’uno stesso incendio arda Parigi.
Ma del corporeo velo
Scarco, e da tutte queste cose sciolto,
Con Beatrice tua suso nel Cielo
Cotanto glorïosamente accolto,
La vita intera d’amore e di pace
Del secolo verace
Ti svia di questa nostra inferma e vile;
Sì è dolce miracolo e gentile.
E beato mirando
Nel volume lassù triplice ed uno,
Ove si appunta ogni ubi ed ogni quando,
U’ non si muta mai bianco nè bruno,
Sai che per via d’affanni e di ruine
Nostre terre latine
Rinnoverà, come piante novelle,
L’Amor che muove il Sole e l’altre stelle.