Pagina:AA.VV. - Commedie del Cinquecento, Vol. II, Laterza, 1912.djvu/135

Da Wikisource.

atto quinto 123


SCENA XIV

Guglielmo, Capitano e Spagnuolo.

Guglielmo. Orsú! Basta, basta. Andiamo or tutti a far allegrezza in casa con Ginevra e con Ferrante e ordinar che si mandi per Margarita per far le nozze. Sii, signor capitano! venite ancor voi. Sii, compare!

Capitano. De buona gana. Vamos.

Lattanzio. Andiamo.

Spagnuolo. Vamos.

SCENA XV

Lo Sguazza solo a li spettatori.

Spettatori eccellentissimi, non vi aspettate, per oggi, che noi usciam piú fuora; che al monistero per Margarita ci andremo poi di notte con le torce. Se alcuna di voi, donne, vuol degnarsi di venire a cena con esso noi, glie ne daremo molto volentieri e alla viniziana, se vorrá. Venga pur via, che sará trattata benissimo. Ma non vogliamo omini, vel dico. E, se non volete venire, ricordatevi de’ vostri Intronati: e fateli buon viso sempre; fateli buon viso, donne. E basta. E, se quest’uomini dicon male de la nostra comedia, mordeteli la lingua con un paio di forbici de la vostra paneruzza da cucire. E, se la comedia, come si sia, v’è piaciuta, fate segno d’allegrezza: che, se ve ne rallegrarete voi, tutti gli uomini vi verranno poi drieto. Addio.