Pagina:AA.VV. - Commedie del Cinquecento, Vol. II, Laterza, 1912.djvu/73

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atto secondo 61


Ferrante. Non mancarò.

Agnoletta. Orsú! Addio.

Ferrante. Addio. Va’.

SCENA XII

Ferrante solo.

Vedi che me la son levata dinanzi. Io ho a punto cose per le mani d’andar drieto a queste lorde, sfacciate, affamate di queste fantesche! che, se venisser qui tutte le dèe, le imperatrici, le regine che furon mai e quante belle donne ha Siena e mi facesser quante carezzuole e muine mi potesser mai fare, non le cambiarci a un solo sguardo della mia Ginevra non che... Dio!... a quel che ho d’aver oggi. Quei c’han provato un tal caso so che mi credono; degli altri non mi curo. Orsú! Vi lasso, ch’io ho piú piacere a star in casa che fuore.