Pagina:AA. VV. – Fiore di leggende, Cantari antichi, 1914 – BEIC 1818672.djvu/131

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O gloriosa, o vergine pulzella,
i’ vo’ la grazia tua adimandare
e dir per rima una storia novella,
per dare essemplo a chi intende d’amare,
d’un cavaliere e d’una damigella
d’un nobile legnaggio e d’alto affare,
si come per amore ognun morie,
e ’l gran dannaggio che poi ne seguie.
2
E’ non è ancora gran tempo passato
che di Borgogna avea la signoria
un duca, che Guernieri era chiamato,
uom valoroso e pien di cortesia,
del corpo bello e di costumi ornato
e di virtú, quanto piú si potia,
e molto amava gli uomin virtudiosi,
massimamente d’arme valorosi.
3
Tra gli altri ch’egli amava del paese,
si era un molto nobil cavaliere,
giovane, gentilissimo e cortese,
ben costumato di tutte maniere,
ricco d’argento e di terre e d’arnese,
dell’arme forte e franco cavaliere
piú ch’altri allora si mettesse l’elmo,
e faceasi chiamar messer Guglielmo.