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In questo, ’1 tempo giá era venuto
ch’ella a marito ne doveva andare:
el padre suo, quale era vecchio e astuto,
al re Guglielmo mandò domandare
che ’l passaggio gli lussi conceduto,
dicendo a punto quel ch’aveva a fare:
come non fussi da lui impedito
né da Cerbin, quale era tanto ardito:
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che gli dovessi dar la sicurtá
che niun per lui noi potessi impedire,
quando la figlia a marito n’andrá.
El re Guglielmo, che era vecchio sire
ed era savio e di somma bontá,
e non aveva mai udito dire
del bel Cerbino e suo innamoramento,
però di tal sicurtá fu contento.
22
Ed in segno di ciò mandò un guanto
al gran re di Tunizi, el quale, avuta
la sicurtá, fece fornire intanto
una gran nave e bella, e fu empiuta
di quel che bisognava d’ogni canto,
per su mandarvi la figlia saputa:
al porto di Cartagin fu fornita,
piena di gente valente ed ardita.
23
Cosi fornita, altro non aspettava
se non el tempo per mandar la figlia
in Granata, ove dolorosa andava.
Ma pur, come fa Amor che la consiglia,
sapeva a punto quel che s’ordinava;
vedeva apparecchiar la sua famiglia:
onde un suo servidore occultamente
mandò a Palermo al suo Cerbin piacente,