Pagina:AA. VV. – Fiore di leggende, Cantari antichi, 1914 – BEIC 1818672.djvu/337

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Poi pose fine all’ultima parola.
E1 giustiziere un colpo con tempesta
menò inverso Cerbino: el brando vola
e da lo ’mbusto gli levò la testa:
el sangue tutto per la sala cola,
perché d’uscir di quel corpo non resta.
Cosi mori Cerbino, el gentil core,
per seguitar lo iniquo e falso Amore.
97
Elena bella sua superò il mondo
di bellezza, or di vita è trapassata;
termin ha avuto el suo viver giocondo:
cosi ogni cosa è diterminata.
Questi, felici giá, Fortuna al fondo
gli ha messi, come quella che parata
sta e conturba, anzi guasta ogni cosa,
come malvagia sempre ed invidiosa.
98
El re Guglielmo è vecchio e d’anni pieno:
Fortuna inverso lui vólto ha le ruote.
Benché questo gli sia mortai veleno,
vuole prima restar senza nipote
e seguir la giustizia a punto a pieno,
perché un re, senza fé, regnar non puote.
Basta che piange el suo fiero destino,
e seppellir fe’ il corpo di Cerbino.
99
Or te, mio sol conforto aH’afTritt’alma,
vero sostegno al temerario core,
i’ priego ben per la grillanda e palma,
qual si conviene al fedel servidore,
tanta tempesta tu converti in calma.
Come volesti, ho trattato d’amore:
dunque i’ ringrazio te, le tue virtute,
che m’han condotto al porto di salute.