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Magnalmo, magnanimo — Cerbino, 5.6
maniero, familiare, affabile — Gibello, 12.5
marmertica, marrúca — Vergili, 44.8
mastra, principale (maestra): mastra porta — Gismir., 1, 33.8; Bruto, 38.3; mastra sala — Lionessa, 23.1
mattutino, ora notturna — Gismir., 1, 29.8
memoria, mente — Vergiti, 14.3
mena, cosa — Reina d’Or., in, 41.3
mestiero, pratico — Vergiti, 56.8
mica, briciola; usato come particella negativa, come «punto» — Vergiti, 53.6
moro, gelso — Vergiti, 64.6
mostrare, parere (non mostrava dogliosa: non pareva dogliosa — Vergiti, 55.7; non mostri: non sembri — Reina d’Or., u, 21.4). Usato assol. mostra, sott. il «raconto», dice la leggenda— Gismir., n, 25.6; 34.1
musare, accostare il volto in atto di fiutare, di ricercare e di desiderare — Vergiti, 35.5 (l’Amore... solo sua bellezza guarda e musa) musorno, istupidito — Vergiti, 40.2
mo) — Vergiti, 22. Natura, nascita — Gibello, 25.6
replicare, raddoppiare — Storia Orino (all’orino), ombra — Bruto, 23-5
Gibello, 67.7
Parietico, paralitico — Storia di tre giov., 11, 32.3
parte, mentre (parte che facia: mentre faceva) — Gismir., 11, 42.5
Pellicini (d’una borsa), le estremitá dei lembi per i quali la borsa si può afferrare e scuotere per vuotarla — Storia di tre giov., 33.7
Pennello, stendardo — Gismir., 36.6
Piaggia, erta — Bruto, 45.4
pinolo (piantare a piuolo), piantare in asso — Storia di tre giov., 35.6
podestá, podestá — Gibello, 24.6
possente, possibile — Gibello, 85.4
predicare, persuadere — Gibello, 70.1 — Il Selmi (p. 58) ravvicina il passo dOVApollonio di Tiro in prosa: «e con umile parole lo cominciò a p red icare che gli piacesse di non mandarla in siffatto luogo» prieta, pietra — Cerbino, 14.1; 49-3
promettere, assicurare — Liom bruno, li, 37.3
procurare, chiedere notizie — Gismir., 1, 24.7
puntaglia, moltitudine di lance — M. Lione ssa, 6.1
rabbaruffare, confondere — Cerbino, 50.1
ragione, qualitá — Vergiti, 55.8
ragionale, ragionevole — Gibello, 80.5
ramo (che di pazzia menava raRène, re — Gibello, 81.2
di tre giov., il, 15.4
ringioiarsi, riempirsi di gioia — risedio, edificio, accampamento — Reina d’Or., iv, 6.3; cfr. Pucci, Centil., 1.46 «Dieder la terra e quella disfèr tutta, infino a’ fondamenti ogni risedio».