Pagina:AA. VV. – Opuscoli e lettere di riformatori italiani del Cinquecento, Vol. I, 1913 – BEIC 1888692.djvu/261

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d’usure, periuri, sacrilegi, omicidii, rapine e d’ogni altra ribaldaria, ed è lecito mettere tutto nella loro corbona. Ma si vede bene questo per esperienzia, che, volendo vendere Cristo, sono restati senza, e per volere, con vendere le loro indulgenze e assoluzioni, liberare, secondo loro, l’anime da’ peccati, si sono tirati a Roma tutti li peccati del mondo. Offizio nostro è di pregare Dio che dia lume del vero a’ suoi eletti, acciò gli rendino per sempre ogni onore e gloria per Giesú Cristo Signor nostro. Amen.