Pagina:AA. VV. – Opuscoli e lettere di riformatori italiani del Cinquecento, Vol. I, 1913 – BEIC 1888692.djvu/33

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de’ peccati. E perciò, quando san Paulo e gli dottori dicono che la fede sola giustifica senza le opere, intendono ch’ella sola ci fa godere del perdono generale e ci fa ricever Cristo, il quale, come dice san Paulo, abita nei cuori per fede; il quale ha superato i terrori delle conscienzie, satisfatto alla giustizia divina per gli peccati nostri, estinto l’ira di Dio contro a noi e il fuoco del l’inferno, nel qual ci precipitava la nostra depravazione naturale e acquisita, e ha distrutti i diavoli con tutta la loro potestá e tirannia. Le quali cose tutte le opere, che possono far tutti li uomini insieme, non potranno consequire né fare. Questa gloria, questa potenzia è riservata solo al Figliuolo di Dio, cioè Cristo benedetto, il quale è potentissimo sopra tutte le potenzie del cielo, della terra e dello inferno, e dona sé con tutti i suoi meriti a quelli, che, disperando di se stessi, pongono tutta la loro speranza di salvarsi in lui e nelli meriti di lui. E però niun s’inganni, quando ode dire che la fede sola senza le opere giustifica, stimando egli, come fanno i falsi cristiani, quali tirano ogni cosa al vivere carnale, che la vera fede consista nel credere alla istoria di lesti Cristo nella maniera che si crede a quella di Cesare e di Alessandro. Questo modo di credere è una fede istorica, fondata in mera relazione di uomini e di scritture e impressa leggiermente nell’animo per una certa usanza; è simile alla fede de’ turchi, i quali per queste medesime cagioni credono alle favole dell’Alcorano. Questa cosí fatta fede è una immaginazione umana, che non innova niente il cuor dell’uomo, né lo riscalda dell’amor divino, non seguendo alcuna buona opera della fede, né nuova vita; e perciò dicono falsamente, contro la Scrittura santa e ai santi dottori della Chiesa santa, che la fede sola non giustifica, ma che ci bisognano le opere. Alli quali rispondo che questa istorica e vanissima fede con le opere, che gli sono aggiunte, non pur non giustifica, ma precipita nel profundo dell’inferno le persone, come quelle che non hanno olio nelli vasi loro, cioè viva fede nei cuori. La fede, che giustifica, è una opera di Dio in noi, per la qual il nostro uomo vecchio è crocifisso, e noi tutti, transformati in Cristo, diventiamo nuova creatura e