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152 | xiii - gualpertino da coderta |
II
Cerca d’indurre all’atto amoroso una sua congiunta.
Metiamo el parentato da un lato,
e si ’l faciamo si secretamente,
clic mai persona non sapia niente:
4se non ch’eo moro, si me sete a grato.
Credete vui ch’cl sia si gran peccato,
cum’va dizendo la cativa zente?
Certo che no, madonna mia placente;
8tri vener, pane et acqua: et è scusato.
Vedete bon mercato de diletto,
si come questo, che co v’ho dito ora!
11Vui séte donna di gran intelctto...
Deli or vi repensate ben ancora;
né no devegna, per vostro difetto,
14ell’indarno vada l’amor, che mi acora!