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IV
TENZONI POLITICHE FIORENTINE
I
TENZONE TRA ORLANDUCCIO ORAFO
E PALLAMIDESSE DI BELLINDOTE DEL PERFETTO
I — ORLANDUCCIO
S’avanza un competitore contro Carlo d’Angiò, e l’un dei due dovrá soccombere.
Oi tu, che se’ errante cavaliero,
de Tarme fòro — e de la mente saggio,
cavalca piano, e dicerotti i! vero
4di ciò, ch’io spero, — e la certezza ind’aggio.
Un nuovo re vedrai a lo scacchiero
col buon guerrèro, — che tant’ha vassallaggio;
ciascun per sé vorrá essere impero,
8ma lo penzèro — non sera di paraggio.
Ed averá intra lor fèra battaglia,
e fia sen’faglia — tal, che molta gente
11sará dolente, — chi che n’abbia gioia.
E manti buon distrier coverti a maglia
in quella taglia — saran per neiente;
14qual fia perdente — allor convèn che moia.