Pagina:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. II, 1920 – BEIC 1928827.djvu/72

Da Wikisource.
66 xxv - anonimi

XII

I vantaggi, che quel trattato di pace ha fruttato ai fiorentini.

San Marco e santa Zita e san Friáno,
i vostri santi, han fatto la vendetta,
col valor de la scala e di Spinetta,
4sopra ’l Battista, di santo Arcolano,
Perugia tien Castel di Borgo in mano:
Firenze Pescia tien serrata e stretta;
ond’hae il perugin piú castellata,
8e ’l fiorentino ha Colle con Buggiano
ed Altopascio, per li pellegrini
ben albergar, che vengon d’oltramonti:
11si che diventon santi, e fiorentini!
E po’ faran molti spedali e ponti;
e’ venizian fien sopra a’ saracini,
14se ’n mar da’ genovesi non son giónti.
Giuòcaci di mispónti
questo corrente e rapido mondaccio,
ché sián presi da lui ad ésca e laccio


XIII

D’un fiiorentino contro i veneziani.

Nati di pescatori, o gente bretta,
o rimasuglio del pian di Ferrara,
o smozzicati dal Schiavo di Bara,
4o gente di palude e di belletta:
com’hai partita grassa e presa eletta!
E a Firenze mia, cui costa cara
di suoi fiorini, per vincer, la gara,
8facesti a le’ la parte in su la fetta.