Pagina:AA. VV. – Opuscoli e lettere di riformatori italiani del Cinquecento, Vol. I, 1913 – BEIC 1888692.djvu/175

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che ha posto questo giogo sopra li fideli, la confessione ti sarebbe sospetta, solo per considerare chi ella è, imperocché è chiesa d’Antecristo. Ma, se vuoi cognoscere che cosa è la confessione, fa’ come i filosofi, i quali per gli effetti vengono in cognizione delle cause. Risguarda alli suoi frutti, e la cognoscerai. Da essa è nato che le confessioni divine, utili e necessarie non sono piú cognosciute; imo per essa non si cognosce piú Cristo, né il suo gran benefizio. Nel regno d’Antecristo nissuna cosa ha tanto conculcato Cristo, e sotto spezie di bene, si come essa. Se vedessi l’infamie, che per lei sono nate, in revelarsi li peccati secreti e li scandali che ne sono seguitati, stupiresti. Quante ribaldane credi che la confessione abbi insegnato ai confessori? Pensa che ogni cosa gli è venuto agli orecchi. Non credi ancora che le persone si sieno risentite in pensare e ripensare i peccati, precipue i carnali? in dirgli con le circostanzie, e i confessori in ascoltargli? Non credi che i confessori molte volte abbino fatto de’ disegni, quando hanno saputo dove è inclinata una donna, massime parendogli averla per il ciuffetto, dapoi che sa i suoi secreti? Dipoi, o in quanti modi si sono revelate le confessioni, e con scandali grandissimi! Pensa che, quando uno vuol pigliare moglie, la prima cosa va o manda al suo confessore uno che gli sia amico, per averne destramente informazione, e, in un modo o in un altro, ne sa quanto desidera. E molte volte in confessarsi hanno scoperti li peccati del prossimo. Quante persone anco sono state, che, per vergogna o per timore che non s’avesseno a scoprire i loro peccati, credendo d’essere tenuti a confessarsi, non si confessorno, e si comunicorno con la conscienzia immonda, imo visseno e morirno desperati; dove, chi l’avesse predicato Cristo e la veritá, si sarebbeno salvati. Molti anco, in recitare i loro peccati, perché erano gloriosi quanto al mondo, se ne insuperbirne, e gli disseno con aggiognervi e fiorirli. Hanno anco creduto che i peccati possino numerarsi, e non hanno veduto che, quando uno è senza viva fede in Cristo, pecca in ogni sua azione. E perché hanno ditto che, in