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XXIII

TENZONI DI RIMATORI PERUGINI

I. — Del Ceccoli e del Nuccoli s’è giá discorso. Gilio o (come ha sempre D) Gillio Lelli, anch’egli assai probabilmente perugino, fu in corrispondenza, oltre che coi due prenominati, anche col giudice messer Bandino di maestro Tebaldo, lettore nello Studio perugino, ricordato dal 1308 al ’47 (Tommasini Mattiucci, op. cit., pp. 70-2). A torto gli si diè per fratello un Giraldo (cfr. V. Corbucci, Di G. L. [Cittá di Castello, 1911], per nozze Corbucci-Corsi, p. 6); le didascalie di D (c. 19), in cui s’è pescata la notizia, suonano : «Pau/us Giantoschi scripsit fratri Giraldo», ossia a un frate Giraldo, e «R[esponsio] Gillii Lelli in persona fratris Giera/di». — Undici sonn. di lui contiene D, ai quali, nel pubblicarli, l’Allacci (op. cit., pp. 347-57) aggiunse l’altro «Io non so a me de me remedio dare», che nel cod. (c. 29 r) è anonimo, mentre segue ad uno del L. semplicemente per la caduta, giá avvenuta al tempo dell’ed., di 8 fogli intermedi. Taluni furono ripubblicati di recente dal Monaci e dal Corbucci (opp. citt.L Io ne do quattro, ripartiti nelle tenzz. I, VII, XI, XIII. — La pres.

tenz., in D, cc. 17 v - 18 r.

1, 14 «cinta»: ma l’agg. si riferisce a «gritfon» (v. 13).

3, 5 «par» corr. da «per».

II. — Una bailata d’un Ceccolino da Perugia fu stampata dal Vineioli, di sul ms. Boccoliniano, oggi smarrito, nelle Rime di /Coppetta (Perugia, 1720, p. 19); cfr. Zenatti, Ini. a Dante cit., p. 26. Sará opera del rimatore, che prese parte alla pres.

tenz.? Ceccolo fu nome comunissimo a Perugia nel Trecento. — La tenz., in D , cc. 75 z’- 76 r.

x, 1 «Comodo s. s. cittá retina» il ms.; — 6 «col tuo singnor glute»: ma il v. sg. richiede il plur.; — 7 «Ilòti» corr. da «hom»; — 12: in princ. «e no»: sostituisco «non».

2. 4 «che» corr. da «chi»; — 9 «renderan»; ma il contesto richiede la 2 a sing. ; — 14 «di» (.in princ.), 16 «a»: suppl.

III. — «Attaviamis Serio predir io» e «R [esponsioj Serii predirti ad Attavianum» son intitolati in D (c. 58 r) i due sonn. di questa tenz E poiché Attaviano, tjui, è evidentissimamente nome $